Automobilisti, uno su tre non vede bene


Oltre alla droga, all’alcool e ai colpi di sonno a minare la sicurezza stradale ci si mette anche il ‘non vedere bene’.  Secondo una ricerca realizzata dall’Università Bicocca di Milano un automobilista su tre (il 32 per cento dei conducenti) non ci vede,  non ha quindi i requisiti minimi di capacità visiva richiesti dalle legge.

Il progetto universitario, battezzato “L’importanza di una corretta compensazione visiva per una guida sicura” per valutare quanto una non corretta visione influisca sulla capacità di guida, passa poi anche alle prove pratiche: nello spazio Quattroruote al Motorshow di Bologna, sarà a disposizione dei visitatori un simulatore di guida.

L’importanza di una corretta percezione visiva per la prevenzione degli è stata avvalorata anche dal Nuovo (CdS) che ha introdotto l’obbligo di tenere accese le luci dell’ durante il giorno, oltre che da ricerche che dimostrano come, nelle ore diurne, le di colori scuri o poco appariscenti, come il nero, sono più soggette a incidenti.

Per questo è importante chiedersi quanto una visione non adeguata o un difetto sottocorretto possano incidere sull’efficienza visiva, o se l’attuale esame della vista per il conseguimento della patente sia o meno adeguato a testare le capacità. E ancora quanto una “non correzione” del difetto visivo possa incidere sulla capacità di condurre un mezzo.

da www.blitzquotidiano.it

Alcol: lo sport non smaltisce l’ubriachezza


di Matteo Clerici

L’unico modo efficace per combattere la sbornia è limitare gli alcolici: l’esercizio fisico infatti non serve a niente. La smentita ufficiale arriva dalle autorità inglesi, scese in campo contro tale leggenda metropolitana, tramite un’indagine condotta su You Gov.

Commenta così Gillian Merron, ministro della Salute ” Una persona su cinque ammette di fare sport o esercizio per compensare a un abuso di alcool nei giorni precedenti. Tutti sanno che l’attività’ fisica regolare e’ importante per mantenere una buona salute. Tuttavia, se si e’ passata la notte a bere in un pub, fare un po’ di movimento il giorno dopo non basterà’. I danni dovuti a un consumo regolare di alcool si accumulano, e i loro effetti permangono fino a che e’ troppo tardi”

Contro il problema alcol, il Department of Health (la sanità pubblica) ha iniziato la campagna “Know Your Limits”, per cercare di incentivare il bere responsabile.

Uno degli esperti coinvolti è la dottoressa Carol Cooper, che spiega: “Le persone devono essere consapevoli del fatto che i rischi per la salute dati dal bere non possono essere semplicemente cancellati da un po’ di palestra. L’esercizio fa bene, ma non si può’ incoraggiare a farlo solo per rallentare gli effetti di una sbronza”.

D’accordo con la collega il dottor Nicolay Sorensen, direttore della Alcohol Concern Policy and Communications: “Non c’è’ dubbio che le bevande alcoliche abbiano più’ calorie di quanto ci si aspetti e che si voglia smaltirle facendo esercizio. Per essere dei bevitori coscienziosi, tuttavia, si deve unire l’esercizio regolare alla moderazione”.

da www.newsfood.com