Adolescenti dello stesso viaggio


di Tiziana Mignosa

Se il bimbo
coi suoi passi incerti
la spinta trova al posto di carezza
quando il pavimento con le mani tasta
il cielo capovolto sotto ai piedi incrocia.
 
Le parole intinte nell’aceto
aiutano soltanto chi le rigurgita
alleggerendo così il sacco della rabbia
sospingono il bersaglio del momento
sugli spigoli della sofferenza a scrocco.
 
La gentilezza
è mano che accompagna sulla via
soffice poltrona
che il posto espugna
al duro banco della scuola.
 
Infatti chi per prima
davvero alla scialuppa arriva
tira a mare il salvagente
invece di piombarlo in testa
a chi nell’acqua di certo non sta bene.
 
A tutti noi
adolescenti dello stesso viaggio
ci viene chiesto d’essere migliori
ma non per  questo
di considerarci i primi.
 
Rallenta il passo
infatti
chi crede d’essere il più bravo
quando l’altruismo e l’umiltà
sono scarpe comode chiuse nel buio dell’armadio.
 

Gli adolescenti “fuggono” da Facebook, verso la fine del social network


facebookCosì come l’hanno reso il più famoso del mondo, ora i teen agers potrebbero sancire la fine di . Sempre più ragazze e ragazzi, soprattutto americani, infatti, preferiscono maggiormente concentrarsi sulla scuola, gli esami, gli amici in carne e ossa, in poche parole la vita reale.

Una adolescente di , , ha fatto un patto di astinenza da con la migliore amica Monica Reed: «Abbiamo passato troppo tempo con l’ossessione di , sarebbe meglio staccarsi».

, 15 anni, di , ha chiesto alla sorella di cambiare la sua password ogni sabato sera e rivelargliela il venerdì: ha ottenuto in cambio voti migliori a scuola. Sono nati anche gruppi di sostegno che aiutano nella disintossicazione. «E’ come ogni altra droga: il difficile è uscirne», ha detto un teen-ager. conta 350 milioni di iscritti al mondo, che collettivamente spendono dieci miliardi di minuti interagendo sul sito.

da www.blitzquotidiano.it

Adolescenti: uno su tre fuma e in chat parlano di sesso con sconosciuti


I pediatri italiani disegnano l’adolescente 2009

 Il 97% degli adolescenti ha un computer in casa (il 16% ne ha addirittura più di due) il 51%  (55% delle femmine) si collega tutti i giorni ad Internet e il 16,7% lo fa per più di 3 ore al giorno. Chat e messenger sono utilizzati da oltre il 75% degli adolescenti e circa l’80% è abituale frequentatore di You Tube (il 22% ha già inviato un suo filmato). Il 41% ha un suo blog, nel quale inserisce prevalentemente foto e musica. Su facebook, fenomeno dell’anno, ha già la propria scheda oltre il 50% degli adolescenti (53% delle femmine) e un ulteriore 17% dichiara di essere in procinto di iscriversi. La gara è avere più amici possibile è quindi ci si propone a sconosciuti, ad una condizione (come ha raccontato una tredicenne coinvolta in uno dei focus group realizzati a corollario dell’indagine) “che siano fighi”.

 Il 45% di chi passa più di tre ore al gionro on line ha parlato di sesso con uno sconosciuto, il 37% ha dato il suo numro di telefono e il 20% ha ricevuto una proposta di sesso on line. Il 24% si è incontrata con uno sconosciuto incontrato line.

 I dati sono contenuti nell’dizione 2009 dell’indagine su “Abitudini e Stili di vita degli adolescenti”, della Società italiana di Pediatria, conotta su 1300 ragazzi tra i 12 e i 14 anni.

 DROGHE

 Circa un adolescente su tre dichiara di fumare sigarette (al sud la percentuale dei fumatori sale al 36%). L’8% (nel 2007 era il 4,7%, nel 2008 il 6,4%) ha anche dichiarato di “farsi le canne”. Percentuale certamente sottostimata specie se si considera che il 37% ha dichiarato di avere amici che fumano canne.
Il 5% conosce amici che hanno fatto uso di ecstasy (solo lo 0,3% ha ammesso di averne fatto personalmente uso) e il 9,1% conosce amici che hanno provato la cocaina (non è stata posta la domanda diretta sull’uso).
 
Il 40% beve vino, il 50% (57% dei maschi) birra, e il 22,4% liquori. E il 13,3% (17,7% al centro Italia) si è ubriacato almeno una volta. Il 20,2% trova ragionevole assumere farmaci o integratori per migliorare le prestazioni sportive (era il 18% nel 2008).

 SESSO

 Interessante ciò che pensano a proposito dell’età in cui inizia ad essere ragionevole avere rapporti sessuali completi. Il 12% circa indica 14 anni (la loro età), mentre il 22% indica 16 anni e un altro 22% 18 anni  La maggioranza (41,5%) è però propensa a sostenere che non ci sia una età precisa, ma che è importante “sentirsi pronti”.
 
Come già osservato, la percentuale di coloro che indicano nei 14 anni l’età-soglia  aumenta in modo significativo con l’aumentare del tempo che trascorrono in Internet e davanti alla TV. E’ evidente, in questo, il ruolo giocato dai due media nella preconizzazione della sessualità e, più in generale, dei comportamenti di tipo adulto.

 da www.vita.it

Salute: pediatri, è web-boom, su Facebook si fa a gara di amicizie


Continua la crescita dell’utilizzo di Internet da parte degli adolescenti italiani che diventa prevalentemente femminile. E’ facebook il fenomeno dell’anno, attraverso cui si ricercano amici anche sconosciuti ”purche’ siano fighi”. E’ quanto emerge dall’edizione 2009 dell’indagine ”Abitudini e stili di vita degli adolescenti” che la Societa’ Italiana di Pediatria presentera’ domani a Pisa nell’ambito del Convegno ”La Societa’ degli adolescenti”.

Dall’indagine – che ha il Patrocinio del Ministero della Gioventu’ e che viene svolta annualmente dal 1997 su un campione nazionale di 1300 studenti delle scuole medie di eta’ compresa tra i 12 e i 14 anni – emerge che l’utilizzo tra gli adolescenti del pc, e in particolare di internet, dal 2000 a oggi e’ cresciuto in modo costante e netto. Nel 2000 solo il 37% aveva in casa un computer (nella grande maggioranza dei casi senza collegamento web) e ad aver navigato in internet almeno una volta era poco piu’ del 5%.

Oggi il 97% ha un computer in casa (il 16% ne ha addirittura piu’ di due) il 51% va online tutti i giorni (55% delle femmine) e il 16,7% lo fa per piu’ di 3 ore al giorno.

Chat e messenger sono utilizzati da oltre il 75% degli adolescenti e circa l’80% e’ abituale frequentatore di You Tube (il 22% ha gia’ inviato un suo filmato). Il 41% ha un suo blog, nel quale inserisce prevalentemente foto e musica (e le femmine, molto piu’ dei maschi, inseriscono anche proprie riflessioni sulla famiglia, le amicizie, l’amore).

Su facebook, fenomeno dell’anno, ha gia’ la propria scheda oltre il 50% degli adolescenti (53% delle femmine) e un ulteriore 17% dichiara di essere in procinto di iscriversi.

La gara e’ avere piu’ amici possibile e’ quindi ci si propone a sconosciuti, a condizione – come ha raccontato una tredicenne coinvolta in uno dei focus group realizzati per l’indagine – ”che siano fighi”.

Il computer e’ diventato sempre piu’ ”personal”, nel senso che oltre il 54% lo ha nella propria camera e il 21,7% naviga in Internet la sera tardi prima di addormentarsi. ”Un aspetto – sottolinea Giorgio Rondini dell’Universita’ di Pavia, gia’ Presidente della Societa’ Italiana di Pediatria e ideatore dell’indagine SIP sugli adolescenti – che evidenzia come i ragazzi siano sempre piu’ autonomi, e probabilmente poco controllati, nella navigazione in internet”

fonte ASCA

Inchiesta: torna di moda la verginità anche tra i maschi


verginitàIl 15% illibato a 25 anni, anche maschi

Il sesso libero e a tutti i costi? Non abita più tra i giovani. A fare da contrappeso a quanti scelgono di avere rapporti sessuali in età sempre più precoce, sono tanti quelli che a 25 anni sono ancora “puri” come gigli. E non si tratta solo di ragazze, che si confermano decisamente intraprendenti: sono soprattutto i maschi a ritrovarsi spesso maggiorenni e illibati. La quota di ventenni ancora ignari delle gioie dell’amore raggiunge infatti un considerevole 15%.

Lo rileva un’indagine Gfk Eurisko condotta su 3mila persone di età compresa tra i 18 e i 55 anni. I motivi per cui tanti ragazzi arrivano anche a 20-25 anni senza aver sperimentato il sesso sono numerosi e molteplici: “Un po’ per via di un’immaturità più spiccata e un po’ per paura della sessualità”, spiega il segretario generale della Società italiana di urologia (Siu), Vincenzo Mirone. Insomma, alla base di questa “sindrome del giglio” dei ragazzi, soprattutto di sesso maschile, ci sarebbe una buona dose di preoccupazione, causata da “insicurezza, ansia da prestazione e un mix tra scarsa conoscenza in materia di educazione sessuale e assenza del conforto dei padri”.

Gli esperti puntano il dito in particolare proprio sull’assenza della figura genitoriale maschile: i padri sono sempre più impegnati e, per via del lavoro, praticamente assenti dalla vita dei figli. “Succede oggi più che nel passato”  spiega lo specialista “Tanto da innescare una vera e propria inversione di tendenza e da far tornare di moda la verginità fra i giovani.

I dati confermano: nella generazione nata sotto il segno della rivoluzione sessuale (cioè nel ’68) il numero di maggiorenni illibati era risicato e non superava il 3%, mentre oggi sfiora, come abbiamo visto, il 15%. Dall’altro lato, però, gli esperti registrano anche il fenomeno opposto, con l’età della “prima volta” che si abbassa per un numero sempre più ampio di teenager: nel 66% dei casi l’incontro con il sesso avviene prima dei 18 anni. Questo esordio precoce dieci anni fa interessava il 57% dei giovani. Spiega ancora Mirone: “Il primo rapporto si ha prima, soprattutto in una fascia culturale più avanzata. E, in questo caso, a pesare di più sul dato dei ‘precoci’ sono le ragazze, molto più intraprendenti, esperte e informate dei loro coetanei”.

 fonte tgcom

Mamma a 14 anni, papà a 15


Perugia, 01-11-2009

Ha 14 anni, frequenta la terza media a Foligno e nelle prossime settimane sara’ mamma di una bimba. Il papa’ ne ha 15, anche lui studente di terza media nella stessa scuola ma in un’ altra classe. Della loro storia d’ amore, cominciata sui banchi di scuola da quasi due anni riferisce oggi il Corriere dell’ Umbria.

La baby mamma, studentessa modello con una media scolastica tra l’ otto ed il nove, come tanti suoi coetanei ha un blog nel quale racconta anche di questo momento particolare della sua adolescenza.

Se c’e’ qualcosa di detestabile nella vita – scrive – oltre “alla falsita’, agli obblighi, alla volgarita”‘ sono “quelli cui la paura di perdere impedisce di giocare”.

I due protagonisti sono entrambi italiani, di famiglie non abbienti. I genitori della futura mamma sono separati ed il padre e’ in cassa integrazione. Una situazione economica difficile quella della sua famiglia tanto che sono intervenuti ance i servizi sociali.

Lei – scrive il giornale – continua ad andare regolarmente a scuola. Non indossa piu’ jeans ma maxipull colorati per proteggere il suo pancione. Una vicenda ormai conosciuta da molti in citta’.

I due baby genitori fanno progetti per il futuro loro e della bimba ma a quanto si e’ potuto oggi apprendere a Foligno i rapporti tra le loro famiglie non sarebbero buoni per via di quello che loro, adulti, considerano “un incidente”.

La ragazza si sarebbe confidata con la mamma quando era gia’ al quarto mese di gravidanza, in un momento in cui non era piu’ possibile prendere in considerazione l’ ipotesi di una sua interruzione volontaria.

Il nonno della neomamma, un ex artigiano, non nasconde le preoccupazioni anche per la difficile situazione economica della famiglia. “A scuola – ha detto – insegnano ai ragazzi tante cose. Forse sarebbe il caso che in classe si parli anche della educazione sessuale e del modo di prevenire certe cose

fonte rainews24