Appena ricevuta, copiata e pubblicata
Avrei voluto cullarti in eterno
e mi danno l’anima
con il rimorso d’aver rincorso
una polverina sporca
lasciandoti sola.
Quanti anni ho bruciato, figlia adorata!
Brandelli di carne
ho venduto ai mercanti.
Quindici anni
e il cervello bruciato
da quell’oscena mercanzia.
Ti chiedo perdono, giglio immacolato!
Tenero germoglio del tuo papà.
…………………………………………………
Mi sei apparsa in sogno:
un interminabile abbraccio
che ha spezzato la realtà.
Perché non mi parli
nemmeno ne sogni?
Mi appari in sogno,
lo sguardo triste,
l’aria smarrita.
Forse è questa
disperata angoscia
il conto
che ho in sospeso
con la vita.