La corale augustana Euterpe ci parla della “collega” norvegese “Grex Vocalis”


Dopo il gemellaggio tra la corale augustana “Euterpe”, diretta dal maestro Rosy Messina, e la corale norvegese “Alle kan singe”, diretta dal maestro Carl Hogset, avvenuto lo scorso 10 e 17 giugno 2010 con due bellissimi concerti nella splendida cornice della sala Nautilus dell’hotel Venus ad Augusta su invito del maestro norvegese il vice presidente della corale Euterpe e alcuni coristi si sono recati a Roma per assistere al concerto del gruppo corale “GREX Vocalis” fondato nel 1971 e diretto da Hogset.

Nel magico scenario della chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma il 21 settembre scorso si è conclusa la tournèe italiana di questo coro norvegese. La chiesa era gremitissima di gente e l’atmosfera parecchio suggestiva. I brani, prettamente sacri, da Pergolesi a Mendelsohn, sono stati eseguiti in maniera impeccabile, l’impressione avuta dai nostri amici augustani è stata che le voci fossero veri e propri strumenti musicali che inondavano le navate della chiesa e che suggestivamente si diffondevano in tutta l’assemblea che ha regalato scoscianti applausi alla corale.

I coristi norvegesi hanno accolto con un abbraccio calorosissimo i colleghi augustani che hanno rivisto con tanto affetto invitandoli nuovamente a recarsi in Norvegia per ripetere la stupenda esperienza dell’estate appena trascorsa.

Grex Vocalis è nato nel 1971. Il suo repertorio spazia dal Rinascimento alla musica norvegese contemporanea. Il coro ha ricevuto il “Grammy” norvegese per due dei suoi tredici album e ha vinto primi premi in concorsi nazionali ed internazionali: Arezzo, Gorizia, Tolosa, Marktoberdorf. Nel 1999 il Grex Vocalis si è aggiudicato “Il Gran Premio Città di Arezzo” come miglior coro del concorso di quell’anno. Nel 2003 il Grex Vocalis è arrivato in finale al concorso della BBC “Let the Peoples Sing”. Nel corso degli anni il Grex Vocalis ha commissionato ed eseguito opere prime di vari compositori norvegesi ma ha anche eseguito importanti opere barocche, come il Messia di Händel, l’Oratorio di Natale di Bach, In convertendo e Quam dilecta di Rameau, il Te Deum di Charpentier, il Te Deum di Lully, il Te Deum di Delalande, con orchestra e solisti. La prima registrazione norvegese del Messia di Händel è uscita nel 1997 con il Grex Vocalis e la Oslo Baroque Orchestra. Gli ultimi tre CD del Grex Vocalis, “Crux” con musica norvegese del XX secolo, “Liberté” con brani di Francis Poulenc e “Magnum Mysterium” hanno riscosso grande successo sia in patria che all’estero. Il Grex Vocalis è stato fondato da Carl Høgset, che tuttora lo dirige.

“Non si muore solamente”


di Tiziana Mignosa

Le persone non muoiono soltanto

quando smettono di contare giorni

a volte semplicemente vanno via

e altre il corpo lasciano a pascolare

mentre il canto della follia

la loro mente intona.

.

Quando della morte

uno dei suoi aspetti incontri

che sia quello ufficiale

o uno dei due non riconosciuto tale

è sempre uno strappo al cuore

che non può non fare male.

.

Tutti abbiamo sempre dato credito

al fatto che morire

come qui s’intende

sia il male più pesante

che mai possa capitare

a noi ancora uomini di così poca fede.

.

Eppure anche gli altri due

non posseggono buchi nelle tasche del tormento

quando nel secondo sai che c’è

ma è passo altrove e negazione di presenza

nel terzo invece gli occhi si colmano d’aspetto

ma il singhiozzo si fa pozza nel dolore dell’assenza.

.

“Settembre”


di Angela Ragusa

Ridotta  la calura,

si mitiga la mia ansia di sete.

Riflettono i raggi e bianca la pietra

assorbe dai pori senza vita

il sudore di piedi che nudi

oltrepassano la via…

Occhi bruciano al vento

che solleva di spuma biancastra,

color dell’inverno,

il mare alla battigia.

Settembre leggero ritrova dimora

nella spiaggia deserta

e abbraccia il giorno che accorcia le ombre

rincorrendo tremule foglie

che a terra si apprestano a giacere.

Costruire l’avvenire


“Non accontentatevi di sognare il vostro avvenire, ma sforzatevi di costruirlo sin da adesso su basi solide. È “adesso” che conta. L’avvenire è un prolungamento del presente, e il presente altro non è che una conseguenza, un risultato del passato. Tutto è collegato: passato, presente e avvenire non sono separati. L’avvenire sarà edificato sulle fondamenta che state posando
adesso. Se quelle fondamenta sono difettose, è ovviamente inutile attendersi un avvenire eccezionale; ma se sono buone, è altrettanto inutile preoccuparsi. Con tali radici, avrete il tale
tronco, i tali rami e i tali frutti. Il passato è passato, ma ha messo al mondo il presente, e il
presente equivale alle radici dell’avvenire. Quindi, costruite sin da ora il vostro avvenire cercando di migliorare il presente.” Omraam Mikhaël Aïvanhov