“Figlie del cielo d’agosto”


di Tiziana Mignosa

Ci sono pagine

scritte con inchiostro di sole

giornate figlie del cielo d’agosto

attimi come raggi di splendore

capaci di scaldare il cuore dell’inverno.

Inattesi

destano la notte

ma dopo poco

e quando ancora addosso vivi il morbido tepore

ritorna tutto come prima

ma basta solo lanciare indietro l’Amo della mente

per riafferrarle e riviverle intensamente

sorsi di chiarore che ti lasciano sul viso

la luminosa scia

di un dolcissimo sorriso.

Il primo registro delle coppie di fatto in Sicilia


Dato che sono stata coinvolta in questo progetto così importante e necessario in qualità di portavoce e “cassa di risonanza” pubblico questo comunicato stanpa che mi è appena pervenuto per chiarire le idee a tutti coloro che fossero interessati a questo progetto alcuni dei quali hanno già iniziato a scrivere mail sia a me che ai responsabili.

Comunicato stampa

Alla C.A di tutte le associazioni politiche, e no profit con scopi sociali, ed ai singoli che si riconoscono nel progetto che leggerete di seguito:

Il  quattro settembre del duemilanove presso i locali di  un noto pub di via Primo Settembre a Messina, il congresso Provinciale  dei tesserati di Arcigay a  Messina  ci dava mandato come nuovo direttivo per il triennio 2009/2012. Il gruppo che si apprestava  a prendere onore ed oneri di una storia che tra alti e bassi ha mantenuto la presenza di arcigay a Messina e provincia, ha ritenuto che al semplice (pur necessario)  svago serale e piccole iniziative locali, andava contrapposta un’ energica svolta, facendo sentire presente e costante l’operato di un’ associazione che nel territorio operava già da oltre venti anni. Note di merito e di ringraziamento a chi in questi anni con grande abnegazione e impegno di energie, ha mantenuto viva la fiammella e nello stesso tempo la speranza di molti appartenenti al popolo LGBT Messinese di sentirsi  in qualche modo assistiti. Certo, le difficoltà negli anni non sono mancate, le fermate e le riprese non sono state poche, spesso dovuti a fatti fisiologici, a volte economici, e qualche volte da comportamenti irresponsabili dei singoli. A tutti va il nostro ringraziamento, in particolare a una persona che ha saputo tenere tenacemente nel tempo: Roberta Palermo, testimone ineludibile di un ventennio di storia che senza di Lei non si sarebbe potuto scrivere. Oggi più agguerrita che mai, pronta a  stare al fianco di questo gruppo con le sue proposte e la tenacia di sempre. Possiamo ben dirlo,  Arcigay Messina, non sarebbe tale se non ci fosse stato il silenzioso lavoro, spessissimo non apprezzato di questa minuta donna e quanti con lei si sono alternati nel tempo.

Con il cambiamento dei tempi, con l’apertura mentale che al momento permette di esporsi in maniera più sicura e decisionale, questo nuovo gruppo prendeva il testimone per affrontare nuove lotte e iniziative, per dire con forza che c’eravamo da anni ma che volevamo non solo essere contati, ma contare. La forza di Volontà di un presidente (l’attuale), la sua caparbietà e risolutezza, han fatto si che i progetti pensati in uno studio a Milazzo prima della candidatura che ha visto il gruppo, vincente, si potessero pian piano realizzare. Dal quattro settembre duemilanove al quattro settembre duemiladieci, molte sono state le iniziative politiche e non, che ci hanno visto impegnati sul territorio cittadino e provinciale, non staremo qui ad elencare perché non riteniamo di aver fatto più di ciò che ci eravamo impegnati con i nostri sostenitori.

Una cosa era importante da fare: creare qualcosa che potesse  essere uno strumento a tutela del popolo LGBT. L’occasione venne con la firma di un Protocollo d’intesa di antidiscriminazione razziale tra il Comune di Roma e il Ministro Carfagna. Occasione che questo gruppo ha preso ad esempio scrivendo e chiedendo alla Provincia di Messina (Presid. Ricevuto) ed al Ministro Carfagna l’attuazione del protocollo anche in questo territorio, e nel contempo chiedemmo che si facesse un protocollo d’intesa anche con la Regione Sicilia. (per quest’ultima con cui si firmò il protocollo il 17 marzo c.a. ad onor del vero fummo solo in qualche modo profeti, visto che già le trattative erano in corso). Il 19 marzo u.s. vedevamo realizzare il nostro progetto a Messina al quale hanno via via aderito circa trenta Comuni della Provincia. Recentemente la Provincia  ha impegnato un primo stanziamento di fondi per l’apertura di alcuni sportelli, ma come detto in conferenza stampa, non saremmo rimasti semplici spettatori, ma attenti guardiani affinchè quella firma  non divenisse una semplice opera di cosmesi. Un ringraziamento va al Signor Prefetto di Messina che ha fortemente creduto in questo progetto sostenendolo con tutta l’autorità di cui è rappresentante.

Questa operazione oltre ad aver consegnato uno strumento di tutela alla città e a tutte le categorie considerate minoritarie (lgbt e non , ci ha dato la visibilità e l’apertura verso tutte le forze politiche che operano nel territorio Messinese (provincia compresa). Oggi a distanza di circa un anno stiamo scrivendo a tutti i Comuni della Provincia, Messina compresa, per chiedere l’applicazione del Protocollo firmato alla Provincia Regionale il 19 marzo u.s. e con l’occasione stiamo chiedendo di discutere (con noi) la possibilità di creare un registro delle Unioni civili all’interno dei consigli Comunali.

Il 27 febbraio u.s  abbiamo indetto il primo convegno a Messina sulle coppie di fatto, una scommessa che non potevamo vincere restando fermi sulla paura che la città, o meglio le associazioni locali politiche e non, non avrebbero aderito. Con nostra sorpresa anche la Curia inviò un suo rappresentante. Da quella riunione che fu in alcuni momenti dibattuta in altri momenti più serena, capimmo che il tempo di fare questa battaglia era maturo anche per Messina. Infatti il Presidente Franco decise con tutto il direttivo di aprire un tavolo di confronto con tutte le forze politiche con l’idea di operare solo sul territorio Messinese. Tutte le forze politiche ci diedero idee e disponibilità per affrontare il problema, ma il tavolo aperto con Italia dei Valori ha convinto il nostro gruppo che forse la strada che ci si prospettava a quel tavolo era la più giusta. Infatti in Sicilia un solo comune della Provincia di Palermo ha il registro delle unioni civili, mentre nel resto d’ Italia sono  decine i Comuni che l’hanno approvato. Ma un registro senza una legislazione che lo supporti non ha nessun motivo se non simbolico. Facendo leva su questo e dal dibattito che ne è nato  il  quattro settembre duemiladieci, il giorno del nostro primo anniversario come comitato,  abbiamo deciso di siglare un accordo definitivo con Italia dei Valori rappresentata in sede alla riunione dal segretario Provinciale Antonio Alessi, dal coordinatore cittadino Gianluca Libro, e dall’On. Domenico Scilipoti.  La proposta fatta e accettata dal gruppo di lavoro è quella di andare oltre ogni frontiera allargando a tutta la Sicilia Arcigay, politica, associazionistica, e alla comunità civile in generale l’invito a discuterne e far discutere sull’argomento, organizzando incontri, dibattiti e conferenze per diffondere le informazioni e riuscire tutti insieme a presentare un disegno di legge all’ARS.

Entusiasta il Presidente Franco, ancor di più il gruppo, compresa la responsabile trans Arcigay Sicilia Fabiola Rinaldi. Importante che si chiarisca che: non è un matrimonio politico che Makwan  intende fare con nessuno, ma un percorso da fare insieme anche a tutte le altre forze politiche della Sicilia che si riconoscono nel progetto.  PQM la presente verrà inviata a tutte le associazioni Lgbt, associazioni con scopi sociali, organi di stampa, forze politiche affinchè ci sia la possibilità di un’ intesa che ci  porti  ad un incontro preparativo, dove tutti liberamente decideranno come operare nel proprio territorio e apporteranno idee da aggiungere al poco che sopra abbiamo cercato di dare. Crediamo fermamente che non sia il momento di perdere tempo, c’è un vento di libertà che potrebbe girare in qualsiasi momento, chiediamo a tutti coloro che credono in questo progetto regionale che non ha nè padri fondatori, nè padroni, ma la volontà di questo gruppo di volere pensare oltre le semplici seratine da cabaret (utilissime) per lo svago, ma che non portano  al tentativo di compiere un’ azione decisa che possa cambiare la Sicilia e farla diventare timone guida per un risveglio sui diritti civili, vergognosamente sfrattati anche dall’Europa dai nostri parlamentari Italiani. Essere quindi una scintilla che possa far esplodere un grande incendio di libert. Noi ci crediamo e vi chiediamo di crederci per voi stessi, per quanti lo chiedono, e per coloro che verranno. Il registro delle coppie di fatto non è una prerogativa LGBT ma è uno strumento importante per tutte quelle coppie che non volendo o non potendo passare per il vincolo matrimoniale, si troverebbero, e di fatto si trovano, senza diritti e tutele. Tutti coloro che vorranno aderire e collaborare nel proprio territorio possono prendere contatti con arcigay Messina scrivendo alla e-mail arcigay.messina@live.it,

il Presidente Giuseppe Franco ed il  direttivo daranno tutte le delucidazioni necessarie.

Arcigay Makwan Messina – Associazione di  promozione sociale

Ufficio stampa e ricezione posta – Via Torino 5 – 98057 Milazzo (ME)

Arcigay.messina@live.it

“Sfiorami”


di Claudio Crastus

Se un giorno

ti lascerai dietro le spalle

tutti questi cancelli sbarrati

i visi severi, giocondi, tristi

dei ragazzi sepolti quaggiù

lascia di te un solo ricordo

ti prego!

Quando saprai di non dover tornare

guardami una volta sola

come si sprofonda nel cuore di un’amante,

cogli, amore, tutta la polvere

che sovrasta il mio cuore,

soffia e spazza via le mille spine

che inconsapevolmente mi hai piantato

una alla volta sul petto.

Sfiorami il viso,

le labbra,

i capelli

affinché le mie paure si smaterializzino.

Non ricordo più

la sensazione che trasmette una carezza,

un bacio,

un attimo di gioia;

non se solo tu mi parli e sfiori

riesco a immergermi nei tuoi occhi belli e neri

incastonandomi nel tempio del tuo cuore.


da http://urladalsilenzio.wordpress.com


I propri talenti per il bene degli altri


Niente è più prezioso che possedere una qualità, un dono, una facoltà; però, è necessario anche non voler utilizzare quel dono unicamente per sé, ma per il bene di tutti gli esseri. Credete che siano molte le donne che, consapevoli della propria bellezza, si siano chieste quali effetti il loro modo di sfruttare quella bellezza stesse producendo sugli altri? Che si tratti di bellezza, di facoltà artistiche o intellettuali, dobbiamo cercare di servircene soltanto per risvegliare quella scintilla, quel fiore sacro che sonnecchia dentro ciascuno. Sarà allora la gioia del Cielo che attireremo in noi. Non siamo venuti sulla terra per farci notare o applaudire a qualsiasi costo. Quali che siano i talenti e i doni che la natura ci ha accordato, dobbiamo prima di tutto cercare l’approvazione divina; e la otterremo solo se riusciremo ad esprimere ciò che risveglierà gli esseri alla verità, alla luce. ”

Omraam Mikhaël Aïvanhov