SALUTE: donare il sangue aumenta il benessere


Lo rivela uno studio pubblicato su ‘Blood Transfusion”

Donare sangue fa bene alla salute. I volontari si sentono meglio, sono piu’ attenti al proprio benessere e corrono meno rischi di ammalarsi. L’invito alla generosita’ arriva da uno studio italiano su 300 donatori, pubblicato su ‘Blood Transfusion‘. La ricerca e’ stata condotta da Massimo Franchini, direttore della Struttura complessa di immunoematologia e trasfusionale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, da MaurizioVescovi, medico di famiglia e presidente di Snamid (Societa’ scientifica di medicina generale) Parma, e dalla psicologa clinicaMarisa Mengarelli, con la collaborazione delle associazioni Adas e Avis. Ai donatori del Centro trasfusionale dell’ospedale Maggiore di Parma e’ stato somministrato un questionario ad hoc, al quale hanno risposto 300 volontari su 308 contattati, 50% uomini e 50% donne. Nel campione esaminato -riferisce una nota- la percezione globale di salute non ha mostrato differenze tra maschi e femmine, ed e’ risultata migliore, in valore medio, rispetto a quella riscontrata in studi estesi alla popolazione regionale. I possessori di un titolo di studio superiore percepiscono in media una salute migliore, cosi’ come le persone normopeso che si sentono fisicamente meglio rispetto ai sovrappeso. “Nonostante la relativa esiguita’ del campione analizzato -spiegano gli autori- e’ possibile affermare che essere donatori di sangue aiuta ad acquisire una migliore percezione della salute fisica. Ulteriori ricerche, da effettuarsi in altri distretti territoriali, potranno contribuire all’arricchimento della conoscenza scientifica e permetteranno di sostenere o confutare le conclusioni raggiunte. I dati ricavati dallo studio potranno inoltre essere utilizzati nelle fasi di ideazione delle campagne di sensibilizzazione al dono”.

da http://www.vita.it

“Alba sui canneti”


di Maria Grazia Vai

Respiri d’alba e nebbia sugli specchi
Soffoca la voce sopra il fiume
che s’ascolta nei pensieri
in trasparenza, scorre lenta
tra la riva e i sassi

E trascinano le alghe
impigliate tra i canneti – e il cuore
Fiocchi di nuvole a dipingere il cielo
impresso lo sguardo di traverso,
cieco al tuo sentire

Occhi che s’asciugano i silenzi
rimasti appesi a un ramo.
Galleggiano senza meta
volteggiando tra le foglie
e il vento.

– Sussurri nel fiato grigio di novembre –

E una lacrima si fonde
tra le risate e le colline
Tra i funghi e l’edera attorcigliata
sopra le rose

Non c’è più di lei – il sorriso
a profumarti l’aria.
Solo un respiro

– e l’odore del caffè nella veranda –

Vacanze fatate: sulle Dolomiti, tra gnomi e folletti, perché diventare grandi?


L’Alpe di Siusi, sopra Bolzano, d’estate si trasforma nel paese dei Balocchi. Per i più piccoli il divertimento è assicurato, tra cavalcate, arrampicate, corsi di cucina nelle malghe e laboratori di favole.

Notte a Castel Taufers…con fantasma
Fonte: http://www.ahrntal.com

Dietro una cascata, nascosti fra i cespugli e

gli alberi secolari, tra foglie e ruscelletti. Sfuggenti abitanti di un mondo fantastico, gnomi, fate e folletti, saranno protagonisti delle vacanze dei più piccoli in questa estate 2010, in cui nessuno, ma proprio nessuno vorrà più diventare grande. Cavalcate, prime arrampicate, corsi di cucina per bimbi nelle malghe, alla ricerca di streghe e folletti del bosco, osservando gli animali, raccogliendo i frutti, divertendosi nei laboratori di favole: l’Alpe di Siusi sopra Bolzano, con la bella stagione, si trasforma in un vero e proprio ‘Paese dei Balocchi’.

Non solo divertimento e caccia al mistero,

ma infiniti modi per far scoprire e amare ai più piccini le Dolomiti. Tutti i giorni un appuntamento diverso per compilare un ‘diario del cuore’ ricco di colori. Fino all’11 settembre, tutte le settimane saranno buone per scoprire i segreti delle montagne, trascorrendo ore all’aria aperta. Entrare nel Kids Club sarà un gioco da ragazzi nella Regione Vacanze Ortles (Bolzano), dove non mancano grandi piccole occasioni per dare sfogo a creatività e fantasia come il Laboratorio Naturalistico al centro visite Trafoi, che prevede creazioni artistiche composte solo da elementi naturali raccolti nel bosco.

Un altro esempio? Provare a rimanere con

l’orecchio teso per cogliere il cinguettio degli uccelli, osservare la selvaggina, sentire la terra del bosco e bere l’acqua fresca direttamente dal ruscello di montagna: è il programma Vivere il bosco con tutti i sensi. Una recente ricerca ha evidenziato come in questa zona nel cuore del Parco nazionale dello Stelvio, l’aria e l’acqua registrino una bassissima percentuale di inquinamento, e come anche un semplice soggiorno sia in grado di regalare al corpo un benessere immediato. Quale meta di vacanza migliore allora scegliere per i propri bambini? Qui i piccoli ospiti trovano divertimento, relax, sport e scoperta, il tutto in un rapporto strettissimo con l’ambiente, che troppo spesso è lontano dalla vita quotidiana che si trascorre in città.

Notte a Castel Taufers...con fantasmaPer chi non vede l’ora di poter toccare,

accarezzare e montare a cavallo per la prima volta, potrà farlo al maso Ansteinhof di Spondigna. Dai sei anni in su i piccoli esploratori possono provare anche ad andare a scuola di roccia, con il corso di arrampicata con le guide della scuola d’alpinismo Ortler. Le iniziative per i piccoli sono in programma fino alla fine di settembre. L’estate 2010 porta ai bambini e ai ragazzi dai 6 ai 12 anni un programma dall’evocativo titolo Le avventure degli elfi, una combinazione inedita di gioco, sport e magia che incanta i piccoli e i genitori. Gli ingredienti che rendono speciale questo miniclub estivo sono la location e la natura, esaltate dalla fantasia e dalle leggende che abitano le montagne.

Fino al 3 settembre 2010 ogni giorno si parte per una scoperta e il gioco

si fonde con la filosofia dei valori tradizionali delle Alpi, per insegnare il rispetto degli animali, dei luoghi e della storia. In tutto nove programmi che i bimbi scoprono durante il loro soggiorno: giochi medievali in costume a Castel Taufers, la ricerca del tesoro nella Miniera di Predoi, a bordo di un trenino, giocare con gli animali in un tipico maso altoatesino. Qui, i bimbi potranno visitare la stalla, i campi ed i pascoli, e il contadino racconterà loro molte cose del suo lavoro, mentre la moglie insegnerà loro a fare il pane e la marmellata di frutta.

Castel TaufersInoltre ‘Il fienile: circo o palestra?’, dove

truccati da clown si impara a fare i giocolieri; in un maniero alla scoperta del mondo dei nobili cavalli, o una giornata nel fantabosco, giù giù verso le cascate, un pomeriggio di avventura in malga; in giro con il Junior ranger nel Parco Naturale e l’ora del fantasma a Castel Taufers. In quest’ultimo caso, c’è l’opportunità di visitare il castello Tures in modo diverso, perché qui, in alto sui tetti di Campo Tures nelle Valli di Tures e Aurina, è l’ora del mistero.

Tra le mura medievali dell’antica roccia, una

delle più suggestive dell’Alto Adige, i piccoli fantasmi si incontrano per visitare il castello, nel cui cortile i bambini dai 6 anni in su si trasformano in fantasmini e partono per una visita piena di scoperte. Una favolosa fata accompagna i piccoli nel loro viaggio nel passato e narra tutte le storie del castello, incredibili leggende di cavalieri e favole appassionanti. L’accesso agli adulti è rigorosamente vietato.

Familiarizzare con mazze e palline in uno dei più bei 18 buche dell’Alto

Adige è sicuramente un buon inizio per divenire grandi campioni. Corsi di prova dedicati ai bimbi dai 7 ai 14 anni nel Golf Club Passiria Merano. Lezioni di gruppo da 3 a 6 partecipanti. Insomma, nel verde trentino ce n’è per tutti i gusti. Ma attenzione a non fare troppo rumore. Gnomi e fate potrebbero arrabbiarsi, abituati come sono alla quiete dei boschi.

da http://www.nannimagazine.it

Accessibilità: a Bologna si inizia dalla stazione


di Vincenzo Bottiglioni

Partono il 2 agosto i cantieri per l’innalzamento dei marciapiedi dei binari 1 e 1 Ovest per ridurre il dislivello tra marciapiede e carrozza. Previsto anche un percorso tattile a terra per i non vedenti

mappa per non vedenti

BOLOGNA – Dalla fine di agosto la stazione centrale di Bologna sarà più accessibile per i disabili e i non vedenti. Cominceranno nel pomeriggio di lunedì 2 agosto, proprio poche ore dopo il termine della cerimonia per ricordare le vittime della strage che provocò la morte di 85 persone, i cantieri per l’innalzamento dei marciapiedi  dei binari 1 e 1 Ovest: in pratica la pavimentazione di questa area, che interessa 530 metri di marciapiede per una superficie di complessiva di 4800 metri quadrati, verrà elevata secondo il criterio che si rifà alla normativa di legge (codice h55), in modo tale da  rendere questi due binari più simili a quelli di una metropolitana, dove non c’è dislivello tra marciapiede e carrozza. Un lavoro necessario e doveroso, per una stazione che da sempre è particolarmente ostica per chi si sposta su una sedia a ruote e deve raggiungere le banchine dei binari senza aiuti esterni.

Oltre ai disabili il nuovo marciapiede prevede un percorso tattile a terra per i non  vedenti. Per consentire i lavori l’utilizzo del marciapiede sarà vietato e i viaggiatori potranno  raggiungere i binari centrali – dal 3 all’11- attraverso i 4 accessi al sottopasso situato nell’ atrio partenze. Per raggiungere il piazzale Est sarà invece necessario seguire un percorso,  opportunamente segnalato, direttamente dall’esterno della stazione in prossimità del bar su Piazza delle Medaglie d’Oro. Nessuna modifica di percorso per chi invece dovrà raggiungere i binari del piazzale Ovest. L’indisponibilità dei binari 1 e 1 Ovest comporterà anche la modifica del binario di arrivo e partenza di alcuni treni, con qualche possibile ritardo entro 5 minuti. Annunci sonori comunicheranno le variazioni che saranno riportate sui quadri murali, i monitor e i display a led luminosi. Il piano delle Fs prevede che tutti i marciapiedi di Bologna Centrale siano elevati a 55 centimetri. L’intervento – spiegano alle Ferrovie della Stato – è stato programmato per fasi per ridurre l’impatto sull’operatività della stazione. Ad oggi sono già stati adeguati i marciapiedi al servizio dei binari 6 e 7, quelli del piazzale Est e quelli – ad eccezione del primo – del piazzale Ovest.

da http://www.superabile.it

Mostre: Palazzo Riso, con il ‘museo diffuso’ rinasce in Sicilia l’arte contemporanea


Artisti e contadini, paesaggi e installazioni in vicoli e piazzette di paesi e cittadine. Poi muretti a secco, fichi d’india, i volti delle persone, il mare. C’e’ lo stabilimento Fiat di Termini Imerese e ci sono 25 ex minatori appartenenti a leghe operarie e societa’ di lavoratori del territorio ennese. Ecco sfilare i 180 attori non professionisti di “Nui simu” (Noi siamo), cortometraggio mix di fiction e documentario, realizzato grazie alla memoria collettiva di un intero paese, e l'”Indicator”, uno strano congegno composto da rimorchio, una costruzione in metallo e 4 altoparlanti, 2 microfoni e amplificatori per trasmettere registrazioni di giorno e misteriosi raggi di luce di notte.

Tutto questo e altro ancora, da oggi, nella Sicilia inedita che esce da “Etico-F. Cinque movimenti sul paesaggio”, il nuovo progetto di Palazzo Riso, Museo d’arte contemporanea dell’isola, nato nel febbraio del 2009, che ha scelto Capo d’Orlando(Messina), Ficarra (Messina), Enna e Termini Imerese (Palermo) come ‘location’ per ospitare artisti di fama internazionale. Massimo Bartolini, Flavio Favelli, Hans Schabus, Marinella Senatore e Zafos Xagoraris hanno infatti realizzato le rispettive opere vivendo sul luogo. Le loro “residenze”, inaugurate il 30 luglio (a Capo d’Orlando e Ficarra), il 31 luglio (Termini Imerese) e il primo agosto (a Enna), resteranno aperte al pubblico fino al 16 agosto.

fonte Adnkronos

Transumanze


di Nunzio Buono

Piove di te il cielo
tra i rami dell’ultimo sorriso
su strade rivolte al sogno

Ti ho goccia lenta
lasciata al mare
nei giorni scritti di un estate

in un cadere
da ciglia e nuvole
sull’antico gelido ritorno

Il vento
ha il volare di favole
sul vetro di uno sguardo

e tra sillabe di passi e l’andare d’autunno
v’è lo scorrere di foglie arrese.

C’è una poesia
che appesa è tra le andate
e tu, che osservi il volo
dentro il silenzio di un lacrimare di neve.

Li
dove si ferma l’attimo
e va di schiena il giorno.

Il piccolo disabile e il cucciolo rubato


di Roberto Puglisi

Per sentire questa storia, bisogna smazzarla e dividerla su due piani. Da una parte il comunicato ufficiale, il racconto. Dall’altra, tra parentesi,  il significato.

“I carabinieri di Bagheria hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto nei confronti delle sottonotate persone, tra loro sorelle, ritenute responsabili del reato di “furto in concorso, aggravato” poichè posto in essere nei confronti di persona affetta da handicap: Corona Loredana, cl.1982 da Bagheria, operaia, pluri-pregiudicata;  Corona Maria, cl. 1979, da Bagheria, operaia, pluri-pregiudicata”. (E cosa si può rubare a un disabile che scopriremo minorenne? Non puoi rubargli quella che noi stupidi chiamiamo “normalità”, l’imperfetto metro di giudizio con cui misuriamo il mondo. Per rubare qualcosa a un ragazzino che sta così male ci vuole ingegno. E ci vuole anche un cuore cattivo assai).

“Le predette, in data 26.07.2010, alle ore 19.00 circa, per futili motivi connessi ad una lite con una vicina di casa, effettuavano il furto di un cucciolo di cane ai danni del figlio minorenne della stessa, affetto da grave handicap. Il cane veniva strappato dalle mani del ragazzino che lo conduceva al guinzaglio per la pubblica via. Le sorelle Corona, appena commesso il turpe gesto, facevano perdere le proprie tracce al fine di sottrarsi alle indagini dei militari dell’Arma, subito allertata dai genitori del minore nonché da alcuni passanti”. (Ah, ecco. Un cane. Che uno direbbe quasi: che ci importa di un cane. Dipende. Chi ha dimestichezza d’affetto con gli animali sa che sono persone. E che con loro si intrecciano relazioni amorose degne di una vita superiore. Le possibilità di comunicazione sono infinite. Gli animali hanno gesti e sguardi umanissimi. Precipitiamo la circostanza nella vita di un bambino che sta male. Ha solo un cucciolo. Il guinzaglio non gli serve per portarlo, ma per restare attaccato all’amore del mondo. Fanno bene i carabinieri di Bagheria ad indignarsi. Un turpe gesto).

“Solo dopo alcuni giorni – concludono i militari dell’Arma – le sorelle venivano rintracciate presso la propria abitazione: nelle concitate fasi di esecuzione del fermo, le predette profferivano frasi minacciose, all’indirizzo dei carabinieri, motivo per il quale venivano anche deferite per il reato di “minaccia a pubblico ufficiale”. L’ Autorità Giudiziaria (P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Palermo, dott.re Picchi) disponeva la traduzione delle arrestate presso la casa circondariale “Pagliarelli” di Palermo”. (Una sola domanda, perché non è scritto ed è l’elemento più importante della storia, che fine ha fatto il cucciolo di cane? Dalla sua sorte dipende il cammino del suo amico, il cucciolo d’uomo).

da http://www.livesicilia.it