“Non mi riguarda” da “Il colore dei giorni di un ergastolano” di Sebastiano Milazzo dal carcere di Spoleto


Ricevuta, copiata e pubblicata

Non dite “Non mi riguarda”

Qualcuno deve pur sapere

La mia pazza storia.

Sapere del dolore subito

Ignorato, del dolore

Che non fa più rumore

Del crescere dell’erba.

Deve saperlo qualcuno.

O dovrò continuare

A urlarlo alla luna

Ai portoni chiusi

Agli alberi spogli?

Ci deve essere

Una sciatta baldracca

Uno stanco ubriaco

Un pio straccione

Che voglia ascoltare

A denti stretti

A pugni serrati.

Qualcuno

Che voglia urlare

E poi piangere da solo

Dentro il cerchio

Della sua ombra

Con gli occhi chini sul selciato

E rossi di vergogna.

Da Milano a Palermo, arrivano “Dieci teatri per sordi”


Presentata a Roma l’iniziativa promossa dall’associazione Italia Creativa: l’obiettivo è dotare i teatri delle principali città italiane di tecnologie ce permettano agli spettatori sordi di seguire gli spettacoli, grazie a poltrone appositamente attrezzate. Il debutto a giugno, nel teatro Fenaroli di Lanciano

un teatro

ROMA – “Dieci teatri per sordi”: è questo il nome e l’obiettivo del progetto presentato oggi a Roma dall’associazione Italia Creativa. Dopo aver debuttato in Abruzzo, con la donazione di 4 poltrone provviste di tecnologia tattile per sordomuti al teatro Fenaroli di Lanciano, l’associazione ora allarga lo sguardo oltre il confine regionale e punta ad adeguare dieci teatri di diverse città, dotandoli delle attrezzature e delle tecnologie pensate per gli spettatori con deficit auditivo.

Grazie a questo progetto, spiegano i promotori, “l’Italia si qualificherebbe come il primo Paese al mondo ad offrire teatri nelle maggiori città che permettano a  tutti i soggetti che presentano deficit auditivi di fruire finalmente in maniera completa di quelle manifestazioni (sia ricreative che culturali) che a tutt’oggi li vedono assolutamente svantaggiati per via del loro deficit e delle limitate prestazioni loro offerte per superarlo”.

Il primo dei dieci teatri a dotarsi di poltrone per sordi, sarà l’ Auditorium-Parco della Musica di Roma, “successivamente e compatibilmente con la raccolta sponsor/donazioni”. Seguiranno le città di Milano, Venezia, Torino, Firenze, Bologna, Napoli, Bari, Cagliari, Palermo.

da http://www.superabile.it

Al via la rassegna “Insulae, la musica in mezzo al mare”


Al via da venerdì 30 luglio a domenica 1 agosto, all’anfiteatro Turi Ferro della Villa Comunale di Gravina di Catania, la seconda edizione di “Insulae – La musica in mezzo al mare”, rassegna di canti e musiche dalle isole del mondo, un progetto del cantautore e ricercatore musicale Carlo Muratori realizzato dal Comune di Gravina di Catania con il patrocinio della Provincia regionale di Catania e dell’Assessorato al Turismo, Comunicazioni e Trasporti della Regione Siciliana. La seconda edizione di “Insulae”, dopo il focus sul Mediterreaneo dello scorso anno, allarga gli orizzonti e abbraccia Africa e America Latina. La Sicilia come sempre sarà fulcro che si incunea tra le sonorità del Madagascar, la quarta isola più grande del mondo, e di Cuba, regina assoluta dei ritmi caraibici.

Le proprietà sonore, melodiche, ritmiche e timbriche, dei fenomeni musicali prodotti e realizzati nelle aeree insulari, da sempre costituiscono un interessante patrimonio culturale di primaria importanza. Vivere, operare, fare arte in condizioni di “isola-mento” dal continente determina uno stile chiaramente riconoscibile nelle varie sfere della produzione artistica e culturale. La rassegna Insulae vuole monitorare questi aspetti, con particolare riferimento a quelli di natura musicale e poetica, antica e contemporanea, popolare e colta.

Il direttore artistico, il cantautore Carlo Muratori: “Insulae è un girotondo variopinto; è l’istantanea che ferma per qualche giorno la lenta deriva delle terre galleggianti. Quest’anno è la seconda edizione di questa rassegna musicale, che per i tempi bui che stiamo vivendo è già un miracolo. Lo dobbiamo alla comunità intraprendente di Gravina di Catania e alla sua coraggiosa amministrazione. L’isola siciliana ospiterà due sorelle lontanissime, legate da un sottile filo di storia e di culture, Madagascar e Cuba. Saranno tre serate di memoria e di ricordi, di festa, balli e musiche. E poi ci saranno i canti immortali di Rosa Balistreri, grande encantadora siciliana morta venti anni fa. La Sicilia che per tre sere diventa isola madre, o semplicemente grande sorella per raccontare e raccontarsi con le sue parole di vento e di pietra”.

Il sindaco Domenico Rapisarda. “Quest’anno Insulae ospiterà rappresentanti provenienti da isole a noi geograficamente lontane, Cuba e Madagascar, ma molto vicine a noi per il file-rouge che ci collega con quelle meravigliose terre. Ascolteremo le sonorità di queste lontane isole e siamo certi che saranno protagoniste assieme a quelle che la Sicilia ci farà ascoltare con i suoi rappresentanti. Un ideale viaggio che ci aiuterà a capire meglio la nostra Sicilia, crocevia di cultura, e che servirà a creare le premesse per la realizzazione di una rete di interscambi culturali con le realtà delle isole ospitate”.

Questo il calendario di “Insulae”.

Venerdì 30 luglio serata Sicilia – Tributo a Rosa Balistreri
Ore 21,30 Arie di Sicilia – Concerto di Oriana Civile e Maurizio Curcio
Ore 22,30 Concerto de I Beddi

Sabato 31 luglio
Ore 21,30 Forti, fimmina e di-Licata concerto di Carlo Muratori (Sicilia)
Ore 22,30 Concerto dei Kilema (Madagascar)

Domenica 1 agosto
Ore 21,30 Concerto di Laura Mollica (Sicilia)
Ore 22,30 Concerto del Septeto Santiaguero (Cuba)

A tutto ciò si aggiungono “madrine e padrini” in apertura concerti; video proiezioni dei territori del Madagascar e Cuba a cura del viaggiatore Enzo Farinella.
Domenica 25 luglio, alle 18.30, Insulae sarà presentato al pubblico siciliano con uno show case che si terrà al centro commerciale Katanè di Gravina di Catania con musica e canti dei I Beddi e di Carlo Muratori.
L’ingresso agli spettacoli è gratuito.

da http://www.livesicilia.it

I suoni, i colori e i sapori portati sulle mani di chi non vede


Articolata su eventi musicali, gastronomici e artistici, previsti per tutti i giovedì di luglio e agosto, è già in corso da alcune settimane la tradizionale rassegna “Sensi d’Estate”, organizzata ad Ancona dal Museo Tattile Statale Omero e giunta alla nona edizione, con i suoi apprezzati percorsi multisensoriali

Gli strumenti di lavoro dell'artista ipovedente Gabriele Bartoletti, le cui opere sono in mostra nell'ambito di «Sensi d'Estate 2010»

Gli strumenti di lavoro dell’artista ipovedenteGabriele Bartoletti, le cui opere sono in mostra nell’ambito di «Sensi d’Estate 2010»È in corso già da alcune settimane e si protrarrà per tutti i giovedì di luglio e agosto la nona edizione di Sensi d’Estate, l’ormai tradizionale rassegna organizzata ad Ancona dal Museo Tattile Statale Omero, dedicata a una serie di percorsi multisensoriali in ambito musicale, artistico e gastronomico.

Le varie serate si aprono con i Laboratori del Gusto, curati presso il Museo Omero da Slow Food Ancona e dalla Fattoria Petrini di Monte San Vito (produttrice dell’olio “Omero”), degustazioni guidate alla presenza di produttori ed esperti – per parlare, assaporare, toccare e valutare cibo e vino con un coinvolgente approccio ludico.
Seguono i concerti alla Terrazza della Regione (Palazzo Leopardi), adiacente al Museo, che quest’anno raccontano le Marche attraverso i protagonisti della musica classica e della tradizione popolare.
E ancora, le degustazioni di bevande, sorbetti e gelati, nel cortile del Museo, abbellito, quest’ultimo, dal murale Cielo e Terra, opera in fieri, frutto della collaborazione, per il secondo anno consecutivo, con la scuola secondaria di primo grado Donatello.
Infine – aperta durante tutte le serate e per tutta l’estate – la mostra di dipinti di Gabriele Bartoletti, artista ipovedente che «fa arrivare forme, colori e bellezza sulle mani di chi vive nel buio della notte», come ha scritto il poeta Tonino Guerra.
«Bartoletti – raccontano i responsabili del Museo Omero – è un pittore con una straordinaria storia personale e d’artista. Reso infatti quasi cieco da una malattia, ha ideato una sua speciale tecnica per continuare a dipingere le proprie emozioni e immagini, rendendole comprensibili anche a chi non vede».

da http://www.superando.it

Teatro: in Sicilia Aci si innamora di una ninfa Galatea in burka


Aci Castello celebra una storia antica ma immortale: quella tra Aci, un pastorello bellissimo, e la ninfa Galatea. Un mito che, nella cittadina in provincia di Catania, viene rivisitato in chiave moderna il 27 luglio, nella perfomance artistica di Marilena Vita e Grace Zanotto al castello normanno di Aci Castello, dove e’ allestita la rassegna d’arte contemporanea ‘Terzo Rinascimento-Linguaggi’ della sensibilita’ ibrida’ in programma fino al 10 ottobre, curata da Angelo Cruciani, Carmelo Strano, Grace Zanotto.

Aci, nella versione presentata in Sicilia, riesce a sposare una ninfa speciale, espressione delle tensioni sociali ‘moderna’ e delle sue multiformi culture. Non e’ coperta soltanto dalla pelle come nel mito ma da un burka. E’ coperta, invece, da una quantita’ infinita di vestiti, cappelli e vari accessori. Vestita di molto e di molte griffes. Una ‘Niki Lauda’ del fashion. La ninfa procede solenne, ma a tratti pensosa, per i sentieri e i meandri del castello normanno. La ninfa, impersonata dall’artista da Marilena Vita, e’ pronta all’unione con Aci, i cui panni sono assunti dall’artista Grace Zanotto, anch’egli pronto a far sua l’amata. L’unione richiede un rito solenne celebrato dal sindaco di Aci Castello, Filippo Drago, ornato della sua fascia solenne che attende gli strani emblematici sposi.

Il pubblico si tramuta in coro greco, fra il bucolico e il tragico. Il burka, ultimo capo d’abbigliamento della protagonista, continua a coprire, a nascondere, a farsi intrigante. Parole solenni del celebrante, e stura di numerose bottiglie di spumante. Il mito di Aci si rinnova, scampato alle ire di Polifemo.

fonte Adnkronos

Cultura: al via il 3 settembre settima edizione Festival della Mente


Dopo il successo dello scorso anno con 40mila presenze, il Festival della Mente di Sarzana (Sp), diretto da Giulia Cogoli, giungera’ alla sua settima edizione. L’evento e’ previsto per il 3,4 e 5 settembre 2010. Promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia e dal Comune di Sarzana, il festival chiamera’ a raccolta scienziati, scrittori, artisti, musicisti, psicoanalisti, neuroscienziati, filosofi, storici, attori, italiani e stranieri, che hanno avviato riflessioni originali sulla natura e sulle caratteristiche della mente umana.re giornate di conferenze, letture, spettacoli e performance, workshop, ed una sezione di laboratori dedicati a bambini e ragazzi. A tutti i relatori verra’ chiesto di raccontare in cosa consiste il lavoro o l’attivita’ che svolgono e soprattutto perche’ hanno deciso di intraprendere proprio un determinato percorso. I contenuti delle relazioni verranno inseriti nella collana ‘I Libri del Festival della Mente’ pubblicata da Laterza e nel sito http://www.festivaldellamente.it.

Ad aprire il programma della settima edizione il 3 settembre alle 17.30 sara’ Salvatore Settis con una lectio magistralis intitolata ‘Paesaggio come bene comune, bellezza e potere’. Gli altri protagonisti del Festival saranno i disegnatori Francesco Altan e Sergio Staino, gli Avion Travel con il concerto ‘MusicalMente’, appositamente realizzato per il festival, il pianista e direttore d’orchestra Antonio Ballista con un concerto sul tema del divertimento in musica, lo scrittore irlandese John Banville con il critico Ranieri Polese sul tema della bellezza in letteratura, lo storico Alessandro Barbero che proporra’ una trilogia di incontri sull’Unita’ d’Italia e il genetista Edoardo Boncinelli che chiudera’ le tre giornate del festival sugli spalti della fortezza con incontri dedicati alle tre eta’ della mente.

fonte Adnkronos

Curiosità e macchine del sesso, Bizzocchi l’ideatore dei due stravaganti musei


Dal Museo delle Curiosità a San Marino a quello delle Macchine del sesso di Praga. Oriano Bizzocchi, italiano di nascita ma sanmarinese di adozione, si è inventato due dei musei più pazzi del mondo. ”La spinta ad andare a vedere le cose del mondo – spiega – è la curiosità e io di mestiere faccio da sempre questo: dare cose curiose alle persone’

Per questo nel museo, nato nel 1989 e gestito dall’ex moglie di Bizzochi, Cristina Ginesi, si trovano un centinaio di oggetti strani, ma veri, come il primo casco da capelli, che di fatto bruciava i ricci alle signore, la parrucca più alta del mondo e il primo bidet.

In mostra ci sono anche alcune riproduzioni di personaggi da Guinness dei primati come la donna più piccola del mondo, alta poco più di una spanna, l’uomo più alto del mondo, davvero impressionante, la ragazza dalla vita più sottile (appena 33 centimetri) e via di questo passo. ”Il museo – spiega la direttrice – raccoglie oggetti strani, curiosi, che rappresentano di fatto l’evoluzione del costume”. E’ il caso degli abiti, per esempio o dei calzari, originali, delle prostitute greche, che lasciavano sulla sabbia la scritta ”Segui i miei passi”.

E proprio al sesso, o, meglio, alle macchine sessuali, è dedicato il secondo museo inventato da Bizzocchi. E’ uno dei più visitati al mondo e si trova a Praga. Nel museo sono conservati oggetti molto particolari, come il primo vibratore della storia, ”una piccola macchina a vapore, come un treno – spiega Bizzocchi – che veniva impiegato a fine Ottocento per curare dall’isteria le signore. In questo modo i medici riuscivano a curare molte più pazienti”.

Sono molti i giocattoli raccolti nel singolare museo, vietato ai minori di diciott’anni, come le poltrone usate dai reali per dilettarsi nell’arte amatoria o i vasi da notte voyeuristici che usavano le donne bene dell’alta società europea. ”Mi piacciono le sfide e la ricerca – spiega l’inventore dei due musei – e ora penso ad un nuovo museo, quello delle mutande, forse sempre a San Marino, da dove sono partito, ma per il momento mi limito a fare ricerca”.

fonte Adnkronos

Celiachia, ecco le tre molecole colpevoli


di Matteo Clerici

Individuati i peptidi del glutine che scatenano l’intolleranza

Celiachia, ecco le tre molecole colpevoli

Passo avanti contro la celiachia. Sono state infatti individuate le tre molecole tossiche, peptidi (frammenti) del glutine, che danno il via alla reazione del sistema immunitario.

Tale scoperta arriva da una ricerca delWalter and Eliza Hall Institute of Medical Research (di Parkville, Australia) diretta dai dottori Bob Anderson e di Jason Tye-Din e pubblicata su “Science Translational Medicine”.

In precedenza, il gruppo di ricerca aveva già individuato la sequenza di amminoacidi del glutine, colpevole del malessere del celiaco quando assumeva glutine. Restavano però ignoti i peptidi, contenuti nella sequenza e primi colpevoli della reazione immunitaria.

Per chiarire il tutto, gli esperti hanno così selezionato 200 malati, facendo loro assumere cereali.

Dopo 3 giorni, i volontari sono stati sottoposti a prelievo di sangue, che ha consentito di isolare le cellule immunitarie, causa della reazione al glutine ingerito. Successivamente, tali cellule (linfociti T) sono state accoppiate con 2700 peptidi sospetti: in base alla reazione, gli studiosi hanno identificato i 3 che più si legavano alle cellule, i primi colpevoli della celiachia.

La fase attuale del lavoro prevede la sperimentazione di una potenziale cura. Con l’aiuto della Melbourne Nexpep Pty Ltd (compagnia biotech) Anderson, Tye-Din e colleghi stanno somministrando in piccolissime quantità i tre peptidi ai pazienti, per desensibilizzarli al glutine.

La celiachia è una malattia insidiosa, in grado di provocare disturbi gravi, ma di mimetizzarsi, anche ai medici.

Nella sola Italia, su 600.00 malati stimati solo 100.000 sono “visibili”, con una diagnosi certa ed una terapia adeguata. Per gli altri, (i malati a loro insaputa), sono in ballo gravi carenze nutrizionali e, di conseguenza, danni organici o deficit di sviluppo.

Quindi, cautela di prammatica a parte, il lavoro dell’equipe del Walter and Eliza Hall Institute ha destato un impressione molto positiva tra gli addetti ai lavori.

Ad esempio, ecco il parere di Italo De Vitis, dirigente dell’unita’ di medicina interna e gastroenterologia dell’Università’ Cattolica di Roma presso il centro integrato Columbus, un presidio accreditato per sorveglianza, prevenzione e diagnosi della celiachia.
Spiega De Vitis: “E’ un risultato importante che ci attendavamo dal gruppo di Anderson che da anni studia la celiachia ed e’ a caccia di questi peptidi, ed e’ un risultato arrivato anche prima del previsto; ciò’ permette grosso modo di dimezzare i tempi previsti per la messa a punto e la commercializzazione di un vaccino, 5-10 anni contro i 15-20 ritenuti necessari finora”. Quindi, “La scoperta e’ importante, perché’ potrebbe fornire una cura per il 90-95% dei celiaci e quindi assicurare il controllo precoce di questa malattia prima ancora che arrechi danni all’organismo e senza dover rinunciare ai cereali nella dieta”.

da http://www.newsfood.com