di Patrizia Lenzarini
La Nutella potrebbe finire fuori legge. A lanciare l’allarme e’ stato oggi il vicepresidente del gruppo Ferrero, Francesco Paolo Fulci, dopo il voto del Parlamento europeo con il quale verrebbe lasciata all’Europa la possibilita’ di decidere se un prodotto puo’ essere pubblicizzato.
”Abbiamo perso la prima battaglia ma non la guerra”, ha detto Fulci, sottolineando comunque che una decisione di questo genere rischia di ”mettere fuori legge la Nutella e la stragrande maggioranza dei prodotti dolciari, mettendo in ginocchio l’intera industria, piccola, media e grande”. Il consumatore dovrebbe essere lasciato libero di scegliere, mangiando di tutto, senza eccedere e mantenendo un sano stile di vita. La Commissione europea sta definendo, ricorda Fulci, un profilo nutrizionale generale per la grande maggioranza degli alimenti secondo cui ”per ogni 100 grammi di prodotto, non ci possono essere piu’ di 10 grammi di zucchero, quattro grammi di grassi saturi e due milligrammi di sale. ”Ma non esistono dolci – sbotta Fulci – con meno di 10 grammi di zucchero ogni 100 grammi di prodotto”. A questo profilo generale Bruxelles ha fatto una serie di eccezioni per frutta, pesce, miele, chewingum, biscotti e pastiglie per la tosse, dove e’ accettata una presenza maggiore di zucchero, sali o grassi. La posta in gioco e’ elevata in quanto se queste soglie dovessero essere introdotte non sarebbe piu’ possibile – in base alla proposta – pubblicizzare con dichiarazioni sulla salute o sulle sostanza nutritive, numerosi prodotti della grande tradizione alimentare europea: dalla Nutella al tradizionale pane nero tedesco che supera la soglia consentita di sale. ”La nostra grande preoccupazione – spiega il vicepresidente del gruppo Ferrero – e’ che oggi ci potrebbero dire di non fare messaggi promozionali, ma domani – e gia’ alcune organizzazioni di consumatori spingono in questo senso – ci faranno scrivere come sulle sigarette: ”Attenti e’ pericoloso, favorisce l’obesita”, o magari ci metteranno delle tasse fortissime come previsto in Romania. Questo, ”metterebbe veramente in ginocchio l’intera industria dolciaria, piccola, media e grande”. Il vicepresidente del gruppo Ferrero tuttavia, ”non intende considerare il voto di oggi come una sconfitta, ma semplicemente una battuta d’arresto nella battaglia per la difesa della liberta’ del consumatore di alimentarsi come meglio crede”. Il testo passa ora all’esame del Consiglio dei ministri dell’Ue e dovra’ poi tornare al Parlamento europeo per una seconda lettura e un nuovo voto. ”La prossima volta – conclude Fulci – saremo ben certi che nessuno di quelli che la pensano come noi manchi alla votazione”.
fonte ANSA
Nessuno ha mai parlato di chiudere il petrolchimico di Priolo Gargallo (SR). Per carità, il petrolio (e sempre sia lodato), in sieme agli sceicchi arabi sono sacri! Eppure, questi stabilimenti, che emettono in atmosfera idrocarburi, questi sì, nocciono gravemente alla salute!
Un alimento come la nutella non può nuocere alla salute di per sè, ma dipende dalla quantità ingerita.
Perché non promuovere in tutte le scuole del vecchio continente un programma di educazione alimentare, anzichè far studiare astratte tabelline e “Cristoforo Colombo scoprì l’America”?
Perché punire le industrie dolciarie ed alimentari, invece i grandi magnacci, ops, magnati del petrolio la fanno franca?
Il cancro, ad Augusta (SR) miete più vittime dell’obesità.
Ah dimenticavo, noi siamo in Sicilia, non in europa. E allora, di cosa mi lamento? Il parlamento europeo non sanzionerà mai il petrolchimico, il triangolo della morte (Augusta, Priolo, melilli). Possiamo sperare in un aiuto della Libia, visto che Gheddafi è molto “amico” del Berlusca.