di Angela Ragusa
…chissa cosa pensavan le stelle
di noi, a trovar le parole più belle…
per dire a nostri cuori impazziti
quanto coi sensi eravamo riusciti,
a provar sensazioni invadenti
immense come astri cadenti…
Chissà quanta invidia sentivan
quelle stelle che dal cielo assistevan
ai nostri baci sbocciati
sotto un manto dai colori incantati,
sulla sabbia che di diurno tepore
accoglieva il nostro sfrontato fervore
Ora che il tempo è passato
e che le stelle hanno dimenticato
resta il suono di una conchiglia
a cui il ricordo soltanto si appiglia….
…all’ orecchio la porto e ancor sento
quanto quel sogno ancor non si è spento.