La sofferenza e la vita sublime


di O. M. Aivanhov

“Non cercate di sfuggire sistematicamente alla sofferenza, ma
pensate piuttosto ad attingere da essa delle forze per
risvegliare in voi la vita sublime. Il ruolo della sofferenza è
precisamente quello di far sorgere delle qualità che non
appariranno mai in altre condizioni. Quando vi accade di soffrire
fisicamente o moralmente, benedite il Cielo pensando che vi viene
data l’occasione di fare un grande lavoro su voi stessi a causa
di quella sofferenza.
Ovviamente, non parlo qui di certe sofferenze insopportabili:
quelle necessitano dell’aiuto della medicina. Parlo, in generale,
di tutte le circostanze sgradevoli, dolorose, che non mancano di
verificarsi nella vita quotidiana. Anziché gemere, piangere e
imprecare, è preferibile cercare di approfittare di quegli
inconvenienti per mettersi al lavoro e svilupparsi. Come? Non
rimanendo concentrati sulla vostra sofferenza, ma cercando di
armonizzare tutto in voi. Quando questo lavoro sarà terminato, la
vostra sofferenza scomparirà, perché sarete riusciti a risolvere
il problema che vi era stato posto.”

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