“L’incredulità di San Tommaso” ad Augusta


di Daniela Domenici

Ieri alla chiesa del Cristo Re ad Augusta è stato donato un quadro, di dimensioni davvero ragguardevoli, da parte di Franco Di Maura, un nostro concittadino con l’hobby della pittura e specializzato in “falsi d’autore”, in particolare nella copia dei quadri più celebri del grande Caravaggio.

E’ la terza tela che Di Maura mette a disposizione della propria città regalandola ai frati cappuccini di questa chiesa nella zona Paradiso in fondo all’isola di Augusta, gli altri due quadri, sempre copie d’autore, sono “La cena di Emmaus” e “San Francesco in meditazione”; il titolo di quest’ultima opera è “L’incredulità di San Tommaso” ed è stata scelta appositamente la data di ieri per svelare il quadro agli occhi dei fedeli presenti alla Messa perché il Vangelo era dedicato all’episodio di Tommaso e della sua incredulità.

Dal Vangelo secondo Giovanni 20, 19-31 “La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.  Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome”

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