Consulta: matrimoni gay, aperta l’udienza pubblica


 – Si e’ aperta davanti alla Corte Costituzionale l’udienza pubblica sulla questione di legittimita’ di una serie di articoli del codice civile che impediscono il matrimonio tra persone dello stesso sesso. L’argomento e’ stato portato all’attenzione della Consulta da alcune coppie gay di Venezia e Trento alle quali l’ufficiale giudiziario ha vietato di procedere delle pubblicazioni di matrimonio. I ricorrenti affermano che nell’ordinamento non esisterebbe il divieto espresso al matrimonio tra persone dello stesso sesso in quanto tra i requisiti non e’ prevista la diversita’ di sesso. Nel ricorso si afferma che il divieto viola il principio costituzionale di uguaglianza tra cittadini ed e’ in contrasto von le norme europee in materia. Ne deriverebbe inoltre una “irragionevole disparita’ di trattamento” tra omosessuali e transessuali dal momento che a questi ultimi – dopo il cambiamento di sesso – e’ consentito il matrimonio tra persone del loro stesso sesso originario. L’avvocatura dello Stato, costituitasi in giudizio per la presidenza del Consiglio, sostenendo l’inammissibilita’ della questione, sottolinea, tra l’altro che, nel caso di accoglimento da parte della Corte, si produrrebbe una “operazione di manipolatura del tessuto normativo” che compete al legislatore. Il relatore della causa e’ il giudice Alessandro Criscuolo. Il verdetto potrebbe essere emesso in giornata.Vittorio Angiolini, già protagonista della battaglia costituzionale per Eluana Englaro, rappresenta di fronte alla Corte le ragioni dell’incostituzionalità del divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso.

da www.metilparaben.it

E’ morta Lauretta Masiero, attrice che spaziò dal varietà al cinema


La storia del varietà italiano dice addio a una delle sue stelle, Lauretta Masiero. Nata 82 anni fa a Venezia oltre al teatro aveva lavorato nel mondo del cinema e poi sul piccolo schermo in bianco e nero che l’aveva portata nelle case di tutti.

Aveva cominciato la sua carriera nel teatro di varietà come ballerina. Danzando negli spettacoli di Wanda Osiris e poi di Macario, nel 1945. Insieme a Alberto Lionello, Aroldo Tieri e Lilli Lembo nel 1960 condusse anche Canzonissima, quando vinse Romantica di Tony Dallara. Di Lauretta si innamorò Johnny Dorelli e dalla loro relazione è nato Gianluca Guidi. E’ stato lui a dare la notizia della morte. L’attrice si è spenta in una clinica romana dove era ricoverata da tempo.

Fra il 1965 e il 1966 ha impersonato l’eclettica giornalista-investigatrice Laura Storm, nell’omonimo sceneggiato televisivo RAI (Le avventure di Laura Storm). Dedita allo judo e al karate Laura Storm, il cui vero nome era Laura Persichetti, indossava un trench bianco e scarpe con tacco a spillo. Era la risposta femminile del tenente Sheridan. Nel cast c’era anche Aldo Giuffrè, che interpretava il capo redattore-fidanzato sempre deluso per dover rinviare continuamente le nozze dalla fidanzata-investigatrice ogni volta alle prese con un nuovo caso, e Oreste Lionello nel ruolo di Michelino Colnaghi, fotografo e braccio destro di Laura Storm. Alle prime quattro puntate della serie – che andò in onda in due stagioni – partecipò anche Vittorio Mezzogiorno.

Tra i suoi film più famosi, Siamo tutti milanesi (1953), Baracca e burattini (1954), Gran Varietà (1954) nel ruolo della bellissima ragazza, Totò a Parigi (1958) nel ruolo dell’aiutante del marchese e della zingara, Marinai, donne e guai (1958) nel ruolo di Mademoiselle Ester, Sua Eccellenza si fermò a mangiare (1961) nel ruolo di Lauretta, Cacciatori di dote (1961) nel ruolo di Alba Ibanez, Il tuttofare (1967) e Il viaggio di Capitan Fracassa (1990) nel ruolo di Lady Leonarde.

da www.blitzquotidiano.it

Сергей Рахманинов – Sergej Rachmaninov Concerto n°2 per pianoforte e orchestra – Rachmaninov’s Second Concert for piano and orchestra


Il pianista Alexis Weissemberg e il direttore d’orchestra Herbert von Karajan interpretano il celebre concerto n°2 per pianoforte e orchestra di Sergej Rachmaninov.

The pianist Alexis Weissemberg and the orchestra director Herbert von Karajan play the famous Rachmaninov’s Second Concert for piano and orchestra.

http://www.youtube.com/watch?v=5ZRbko3UsnQ

Gli atleti disabili e la 16esima Maratona di Roma


di Daniela Domenici

Il giorno prima della 16esima Maratona di Roma, sabato pomeriggio, ci siamo fermati allo stand, dove gli atleti disabili iscritti alla Maratona ritiravano il pettorale, per parlare un po’ con i formidabili volontari, disabili e non, che erano addetti a questa distribuzione e abbiamo imparato da loro molte cose su disabilità e sport e non solo.

Intanto molti di voi forse non sapranno, e non lo sapeva neanche la sottoscritta prima di sabato nonostante abbia un marito maratoneta che corre tra i “normalmente abili”, che questi formidabili atleti, che a Roma nello specifico erano 80, sono divisi in 10 categorie a seconda della disabilità: paraplegici T53/T54, T46, tetraplegici T51, tetraplegici T52, ipovedenti T12/T13, non vedenti T11, handbike A, handbike B, handbike C, sordi e Roma è una delle poche maratone al mondo a consentire una così ampia partecipazione a tutte le categorie; dà iscrizione e pernottamento gratuito a tutti i maratoneti disabili e premi per i primi tre di ciascuna categoria.

La categoria più numerosa con 42 partecipanti è stata quella dell’handbike, naturalmente, e già sapete che ha vinto, con netto distacco, Alex Zanardi che ha dedicato la sua vittoria al compianto Franco Ballerini, ct della nazionale di ciclismo, scomparso improvvisamente da poco, che lo ha spinto nel 2007, per reagire alla sua disabilità, a dedicarsi all’atletica iniziando dalla maratona di New York e, per la prima volta, quella di Roma.

I volontari disabili con cui abbiamo parlato allo stand appartengono all’a.p.romaelazio, che è l’associazione paraplegici di Roma e del Lazio che opera sul territorio da più di vent’anni; alcuni dei loro atleti erano iscritti alla maratona. Giusi, la loro appassionata segretaria, anche lei “rotellata” come si autodefinisce il giornalista Franco Bomprezzi, mi ha fornito i loro nomi che riporto di seguito perché voglio regalar loro un momento di gloria: Rosaro Brizzi, Lelio Loccia, Massimo Milani, Antonio Spica, Giovanni Salati e Lin Yong, cinese. Vi invito a visitare il loro sito per sapere quante attività interessanti fanno www.apromaelazio.org

Vancouver, sette medaglie: l’Italia paralimpica fa meglio delle Olimpiadi


Chiuse le Paralimpiadi con un bottino quasi doppio rispetto a quello che si pronosticava alla vigilia e superiore a quello conquistato un mese fa dai colleghi delle Olimpiadi: bene lo sci, in progresso gli sport di squadra

Celebrazioni chiusura delle paralimpiadi

VANCOUVER – E alla fine è arrivato anche l’oro, nell’ultima gara dei Giochi di Vancouver: una vittoria che va a impreziosire il bottino italiano e cancella lo zero dalla colonna dei successi. L’Italia torna a casa con l’undicesimo posto assoluto nel medagliere, il decimo se consideriamo non il metallo ma il numero complessive di medaglie. A Torino, quattro anni fa, erano arrivati due ori, quattro argenti e quattro bronzi, ma quella era stata l’edizione disputata come padroni di casa: le dieci medaglie poi erano state conquistate tutte da tre atleti: Gianmaria Dal Maistro (con la guida Tommaso Balasso: un oro e un argento), Silvia Parente (con la guida Lorenzo Migliari: un oro e tre bronzi) e Daila Dameno (un argento e un bronzo). Stavolta invece, a Vancouver, il totale complessivo parla di tre medaglie in meno, conquistate però da quattro diversi atleti, due uomini e due donne.

L’oro di Francesca Porcellato, già veterana dei Giochi estivi e plurimedagliata nell’atletica leggera, è di quelli che scintillano, per la grandezza dell’atleta e per la sua storia personale. Insieme a lei ripartono con il sorriso sulle labbra il collega di disciplina Enzo Masiello (argento 10 km sitting e bronzo 15 km sitting), e gli assi dell’alpino Gianmaria Dal Maistro e Tommaso Balasso (argento supercombi e doppio bronzo, nello slalom e nello slalom gigante). Con loro, il volto felice di Melania Corradini, argento nel super G.

La tensione che a Whistler è esplosa in gioia liberatoria con le gare dello sci, a Vancouver invece è rimasta in gola con gli sport di squadra: solo piazzamenti per gli azzurri, ma non si poteva aspirare a molto di più. L’ice sledge hockey chiude settimo, mettendo in campo un gioco migliore di quanto non dica la classifica finale, che comunque migliora la posizione di Torino 2006, quando si concluse il torneo all’ottavo posto. Il curling in carrozzina, invece, che a Torino 2006 festeggiava il debutto paralimpico piazzandosi ottavo, in Canada è risalito di 3 posizioni, occupando la quinta piazza, e sfiorando le semifinali nello spareggio perso con la Svezia.

La spedizione italiana ai Giochi riservati agli atleti con disabilità raccoglie un numero di medaglie superiore a quello ottenuto un mese fa dagli olimpionici azzurri: con un terzo delle discipline in gara (cinque sport, contro i 15 delle Olimpiadi), infatti, il medagliere italiano parla di sette medaglie contro le cinque conquistate ai Giochi olimpici (l’oro di Giuliano Razzoli nello sci alpino, l’argento di Pietro Piller Cottrer         nel fondo, e i bronzi di Arianna Fontana nello short track, di Alessandro Pittin nella combinata nordica e del sempreverde Armin Zoggeler nello slittino). Un motivo in più per andare fieri della prestazione azzurra.

da www.superabile.it

Giulietta Masina 23 marzo 1994


Oggi nel 1994 moriva una delle  attrici più simpatiche del ‘900, Giulietta Masina, moglie di un altro “grande” del cinema, Federico Fellini, ho scelto questo video tratto da un celebre film “La strada” e l’episodio in cui Giulietta è Gelsomina insieme al matto.

http://www.youtube.com/watch?v=Rq4FPEzHkQA

“Ambientiamoci” a Biancavilla (CT)


 Grande successo per “La forma dell’acqua”. A Biancavilla continua “AMBIENTIAMOCI”- settimana ecologica

 Nella giornata mondiale dell’acqua a Biancavilla è stata data “forma all’acqua” con la presentazione di pitture, sculture, foto, poesie e video che hanno visto il coinvolgimento degli studenti delle scuole elementari della città, di giovani, artisti, uomini e donne che hanno voluto dare il loro contributo.

Un grande successo per quella che è “Ambientiamoci”, la prima settimana ecologica, promossa dal Comitato Ambiente Biancavilla, dal Gruppo consiliare del Partito Democratico alla Provincia regionale di Catania, dall’Associazione “Auser, giovani per Biancavilla” e dal Comune di Biancavilla, con la collaborazione di ViviSimeto, dell’Associazione Symmachia Adrano-Biancavilla e dei Giovani Democratici.

Il concorso di idee “La forma dell’acqua” ha visto la premiazione delle opere scelte dalla giuria composta dal sindaco Giuseppe Glorioso, Graziella Ligresti di ViviSimeto, e dall’artista Alfio Pappalardo.

Per la sezione “pittura” hanno vinto Daniele Caruso e Alessio Leotta; per la sezione “scultura” Elena Cantarella; per la sezione “foto” Alessandro Russo e Chiara Maria Teresa; per la sezione “video” Giuseppe Di Placido; per la sezione “poesia” Francesco Pastanella.

Tutti premiati i bambini che hanno partecipato all’iniziativa.

Ai vincitori i giovani del Comitato Ambiente Biancavilla hanno consegnato una pianta di alloro, un attestato di partecipazione e un premio in denaro.

Le opere sono esposte presso Villa delle Favare con la mostra fotografica “Io mostro: voi mostri”, con foto relative all’inquinamento del fiume Simeto, a cura dell’Associazione Symmachia fino a sabato prossimo quando si concluderà la settimana ecologica con il concerto live di Federico Leocata, Legione Sicula e Nefas Soul’s flames.

Per i prossimi giorni in programma:

–      domani, mercoledì 24, alle 18,30, a Villa delle Favare, si svolgerà l’interessante appuntamento “Amianto: quando la natura può nuocere all’uomo”, cura dell’Associazione “Auser, giovani per Biancavilla”. All’incontro prenderanno parte esperti ed esponenti politici che hanno seguito da vicino la delicata vicenda relativa alla fibra di fluoroedenite presente nel territorio di Biancavilla e che ha causato, nel corso degli anni, diversi tumori alla pleura.

–      Giovedì, “mappare il territorio” – incontro di ViviSimeto;

–      Venerdì 26 a Villa delle Favare, la Giornata della Creatività ecologica trash-forma”. Sarà un laboratorio dedicato ai ragazzi under 16 che mediante riciclabili realizzeranno piccoli lavori artistici.

 Biancavilla, 22 marzo ’10

Comitato Ambiente Biancavilla

www.ambientiamoci.net

“Ritratto di un’isola” di Nicola Costa al Teatro del TRE a Catania


di Daniela Domenici

Fervono i preparativi per il debutto del nuovo spettacolo in cartellone al Teatro del Tre in via Africa 31 a Catania che, ancora una volta, porta la firma di Nicola Costa, attore-regista e drammaturgo da anni impegnato sull’argomento “legalità” con il suo modo di far teatro, la cosiddetta “nuova drammaturgia”.

Recentemente la rivista Vivaverdi edita dalla S.I.A.E. ha voluto premiare l’opera di Costa dedicandogli un’intera pagina nell’edizione di Ottobre 2009 in occasione del debutto di “Scacco Matto al Re”, il suo precedente spettacolo in cui viene posta l’attenzione sul pianeta carcere nel nostro paese.

Ritratto di un’Isola”, invece, è lo spettacolo con cui Costa propone al pubblico una sorta di viaggio nell’ampia e variegata letteratura siciliana attraverso i versi dei nostri “padri letterari” che con la loro opera e, talvolta, con il loro sacrificio, hanno permesso a questa terra di raccontarsi secondo un modello ben lontano da quello descritto dagli stereotipi e dai facili moralismi.

Costa cita Omero, Teocrito, Lucrezio, Goethe, De Maupassant, Pirandello, Martoglio, Verga cioè alcuni tra i più celebri autori che, attraverso il teatro, hanno permesso ai siciliani del mondo di poter raccontare la propria storia – quella della propria origine e della propria tradizione – senza alcuna vergogna e senza pudori di sorta indossando l’abito semplice ed elegante di una dignità che, da sempre, ha contraddistinto questo popolo capace di ispirare e far innamorare i più grandi maestri di tutti i tempi.

Ma “Ritratto di un’Isola” è anche un altro viaggio nel simposio quasi perfetto tra humour ed eros, tra passione e religione, tra miseria e nobiltà. La forza del popolo siciliano, della propria natura, del proprio modo di essere e di vivere la quotidianità e i sentimenti nel bene e nel male, nella gioia e nella sofferenza, persino dinnanzi alla morte.

Ed è, infine, il ritratto di un tempo che fu: quello della manovalanza mafiosa comandata a bacchetta dai padrini di Cosanostra con la frequente complicità della classe politica, quella che ha offeso l’onestà di una terra e dei suoi valori uccidendo, per poche lire, chiunque non rientrasse nei piani di un progetto criminale da cui i siciliani onesti hanno sempre preso le distanze con un silenzio ostinato ed apparentemente sordo alla sete di giustizia perché impaurito, comprato e ottenuto senza scrupoli ma anche con parole e azioni forti e coraggiose o con il sacrificio di molti figli, colpevoli solo di aver creduto nei loro valori più alti. Quei figli che rivivono oggi grazie alla potenza di un esempio che non ha confronto con alcun reato mafioso. Il loro. Quello dei siciliani per bene.

Nel corpo dello spettacolo, tra le tante riflessioni, c’è né una a cui Costa riserva un’attenzione particolare ricordando i  morti delle stragi di Capaci e di via D’Amelio in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Mordillo, Paolo Borsellino e gli agenti di scorta. E lo fa attraverso alcuni versi tratti da “I siciliani nel mondo” a firma di un altro siciliano illustre, ucciso dalla mafia nell’ormai lontano 5 Gennaio 1984: Pippo Fava.

Sul palco, oltre allo stesso Costa impegnato nel ruolo di narratore e protagonista, anche i bravissimi allievi dell’Accademia del Teatro del Tre diretta da Gaetano Lembo: Daniele Sapio, Ornella Falsaperla, Gianmarco Arcadipane, Anna Patanè, Maria Rosa Sicali e Ornella Benenato

Un appuntamento da non perdere, al Teatro del Tre di Catania  da venerdi 26 a martedi 30 Marzo tutte le sere alle ore 21.00 tranne la domenica alle 18:00.

                                                                                             

“Imago”


di Angela Ragusa

Specchio di un lago
che di tumulti
increspi la quiete,
quando l’ immagine mia
rifletto sui tuoi occhi…

…e nulla ritorna alla vista
se non sembiante
di fantasma che sfuma,
tanto, dentro te,
impalpabile essenza
io sprofondo.