14esimo suicidio in carcere dall’inizio dell’anno: a Poggioreale (NA)


Angelo Russo, 31 anni, affetto da una grave forma di schizofrenia, era stato arrestato il 24 febbraio scorso febbraio con l’accusa di aver violentato una ragazza di 19 anni, mentre entrambi erano ricoverati in un Istituto di Igiene Mentale a Pozzuoli. Ieri sera si è impiccato nel carcere di Poggioreale.

Salgono a 14 i detenuti suicidi dall’inizio del 2009, mentre il carcere si riconferma ancora una volta come “ricettacolo” di ogni forma di disagio sociale: una recente ricerca, realizzata dalla Simspe (Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria) ha rivelato che il 10% della popolazione detenuta è affetta da malattie mentali. Si tratta di oltre 6.000 persone: 1.533 internate nei 6 Opg (Ospedali Psichiatrici Giudiziari) e le altre recluse nelle sezioni per detenuti comuni.

Russo era in carcere da meno di due settimane (formalmente indagato e non ancora rinviato a giudizio) sulla base di una presunzione di “pericolosità sociale”, che è particolarmente difficile da definire quando una persona è affetta da patologie psichiche, poiché va innanzitutto valutata la sua “capacità di intendere e volere”.

Una volta escluso il “vizio totale di mente” – che impedirebbe la celebrazione del processo e la detenzione in regime ordinario, sostituita da una “misura di sicurezza” come l’internamento in Ospedale Psichiatrico Giudiziario – il detenuto malato mentale va comunque sottoposto a cure e attenzioni particolari, anche per evitare il rischio di suicidi e autolesionismi.

da www.ristretti.it

Agisci


di Gianni Girotto

Una cosa è sicura, se continuamo ad aspettare che siano gli altri a cambiare il mondo…..aspetteremo un bel pezzo…….dobbiamo “scendere in campo” (arghhh!!) anche noi e fare la nostra parte, sacrificando un po’ del nostro tempo libero, delle poche energie rimaste e per chi li ha, anche qualche soldino…..altrimenti continueremo ad essere i soliti criticoni “da bar” che tanto parlano ma nulla concludono……..

Naturalmente molti sono demoralizzati e scettici in partenza: “cosa posso fare da solo….“, “ho pochissimo tempo…“, “tanto non funziona, non serve a niente….” sono tra le considerazioni più comuni che bloccano sul nascere molte buone intenzioni.

Beh, se restiamo da soli certamente molto poco faremo, viceversa ASSOCIANDOCI molto abbiamo già fatto e ancora di più faremo se altri si uniranno. Ma associarsi a cosa nello specifico?

Banca Etica: è inutile, possiamo far tanti discorsi più o meno sapienti, ma alla fine sono i soldi che contano, sono loro che governano il mondo…..l’amore lo farà anche girare, forse, ma è certo che sono i soldi che lo governano. Per cui se non volete essere complici passivi di speculazioni finanziarie, riciclaggi di denaro proveniente da droghe, armi, prostituzione….., o finanziatori inconsapevoli di progetti che portano devastazioni ambientali, sfruttamento dei lavoratori, inquinamento, consolidamento di situazioni di monopolio, dittature militari, e sperequazioni di ogni genere, togliete i vostri soldi da un circuito vizioso come quello bancario, ed immetteteli in uno virtuoso ed etico come quello di Banca Etica. E non solo, tramite Banca Etica si può orientare pesantemente anche il comportamenteo delle grandi imprese, tramite l’azionariato critico……Non siete ancora convinti? leggete allora anche qui, qui, qui, qui, qui, qui e qui.

Greenpeace: anche in questo caso c’è poco da dire. In linea di principio siamo tutti d’accordo che l’ambiente va tutelato è che non è un accessorio per la nostra vita ma viceversa le fondamenta su cui poggia tutto il resto, ma poi in pratica……Ecco allora l’associazione che ci risveglia dal torpore mediatico in cui versiamo, e che AGISCE concretamente per il bene di noi tutti, poichè lottare per l’ambiente significa lottare per noi ed i nostri figli. E i risultati ci sono eccome, guardate per esempio uno degli ultimi e più esultanti successi…..e cominciate almeno ad iscrivervi alla loro newsletter (in basso a sinistra), e visionare la pagina con le loro campagne in corso.

Altroconsumo: vi faccio una domanda? vi fidate delle aziende dalle quali acquistate prodotti e servizi? oppure pensate vi sia bisogno di un’organizzazione che tuteli i vostri interessi come consumatori? Certamente moltissimi tra voi sapranno dell’esistenza di diverse Associazioni di difesa dei consumatori, io ne supporto una da quasi vent’anni, ed ho riscontrato sinora sempre la massima coerenza tra quanto proclamato e quanto poi effettivamente fatto. I soci italiani sono 300 mila, aggiungetevi anche voi così diventeremo ancora più forti. Per intanto se volete qualche altra informazione leggete qui, qui, qui, qui, e qui.

Pandora: c’è poco da fare, Internet è uno strumento straordinario, con potenzialità ancora in larga parte inutilizzate, però credo non riuscirà mai ad escludere la televisione, perlomeno da lato informativo come mass-media. Mi spiego, se io voglio essere informato ho sostanzialmente due scelte, o vado a cercare le informazioni in Internet aprendo e confrontando fra loro decine di siti/blog/forum e chi più ne ha più ne metta, per cercare di avvicinarmi il più possibile alla verità, o mi “affido” ad un informatore istituzionale, sia questo un giornale o una TV o una radio, sia che utilizzi i vecchi strumenti (carta per il giornale, TV e Radio rispettivamente per le altre), sia che ne usufruisca nella loro versione digitale in Internet. Ora io credo che il grosso del pubblico, me compreso, non ha il tempo e le competenze per scegliere e confrontare le notizie, e avrebbe piacere sia qualcun’altro che lo faccia in maniera professionale, competente, ma sopratutto etica ed onesta. E qui casca l’asino…… quale canale/radio/TV conoscete che abbia queste qualità? Beh io conosco e supporto Pandora, nata spontaneamente da un gruppo di persone che la pensano come me sull’informazione….e che ha deciso di vivere utilizzando solamente le sottoscrizioni degli aderenti. Se anche tu vuoi una TV libera, indipendente, professionale, etica ed onesta, vai sul sito http://www.pandoratv.it e giudica se diventarne un sottoscrittore o meno.

– Riprendiamoci un po’ di potere “monetario”; utilizza e diffondi gli SCEC. Qui due brevi miei articoli di presenzione (1 e 2).

– Utilizziamo al meglio il nostro potere come consumatori, ed uno dei mezzi migliori che conosca è l’utilizzo dei G.A.S. Filiera corta, prodotti locali e di stagione, controllo del produttore, prezzo equo, scambio di esperienze e conoscenza di persone sensibili…..

– Un sistema produttivo/commerciale come quello attuale della GDO è insostenibile ed eticamente terribile. Se vogliamo supportare l’alternativa equa e sostenibile diventiamo soci delle Associazioni che sviluppano e lavorono in tale settore come AltroMercato e AltraEconomia….e per quanto ci è possibile acquistiamone i prodotti….

– Riprendiamoci tempo con le Banche del Tempo. Conviene a tutti.

– Utilizziamo il virtuale per migliorare il reale. Facebook & company sono delle gran belle cose (se utilizzate bene) e sono il primo a tentare di farlo, ma bisogna anche scendere nel reale. Se non siamo capaci di fare “rete”, “sistema”, “gruppo”, nel nostro piccolo, con i nostri vicini di casa e compaesani, come possiamo pretendere di farlo a livello più globale. Un ottimo punto di partenza per fare gruppo localmente è il sito MappaMondo Nuovo, che ci consente di trovare persone con cui convidere qualcosa nelle immediate vicinanze. Iscrivetevi.

E per quanto riguarda tante ma tante altre situazioni di ingiustizia? Beh, partiamo dal presupposto che uno dei pilastri su cui si fondano la stragrande maggioranza di abusi/ingiustizie, è la convinzione di non venir scoperti, o comunque che il fatto non avrà mai una diffusione di conoscenza tale da mettere in pericolo gli autori dell’illecito.

Invece la storia dimostra che non appena comincia a diventare evidente che l’opinione pubblica sa, e condanna un determinato fatto, ecco che gli autori cominciano a modificare il loro comportamento il più delle volte tamponando la situazione (dandoci cioè un piccolo segno di voler rimettere le cose a posto) per vedere se l’opinione pubblica abbocca e loro possono continuare a fare i loro comodi. E’ l’antichissima tecnica del bastone e della carota. Se la riprovazione popolare continua, ecco allora che molte volte i responsabili decidono di migliorare ulteriormente la situazione, e la cosa prosegue sino a che prosegue la protesta.

Centinaia di Organizzazioni di Volontariato e non, basano pertanto la loro attività sulla diffusione di determinate notizie che gli autori delle malefatte vorrebbero rimanessero segrete o circoscritte. E centinaia di Organizzazioni ottengono risultati tangibili semplicemente inviando lettere, fax, email, petizioni che chiedono la risoluzione di un determinato fatto.

Certo la cosa non è sempre semplice nè tantomeno automatica, ma l’esperienza sul campo dimostra che è principalmente una questione di numeri. Più la protesta popolare è massiccia, più è difficile per chiunque ignorarla.

E questo non vale solo a livello sociale/politico/umanistico, ma anche a livello commerciale. Non appena le vendite di un determinato prodotto/servizio calano di appena il 3%, ecco che la società che lo gestisce ordina immediatamente un’analisi di mercato, un sondaggio, una ricerca, per appurare la causa del fatto.

Ecco il perchè di questa pagina. Per sottolineare che abbiamo un grande potere, potere che risiede nelle nostre penne, ora sostituite dalle email e da Internet in generale, e sopratutto nel nostro portafoglio, overossia dal come spendiamo i nostri soldi.

Ristabilire la verità


Ieri nella sua conferenza stampa con Renata Polverini Silvio Berlusconi ha dichiarato che «ai nostri delegati è stato impedito di depositare le liste. Non vi è stata alcuna responsabilità riconducibile ai nostri dirigenti e funzionari ma è stata posta in atto una gazzarra da parte dei Radicali, con la scusa che fosse in atto una manomissione delle liste».

Le dichiarazioni di Berlusconi, che vengono dopo la denuncia penale per violenza privata contro alcuni militanti radicali, rischiano di divenire, grazie all’assenza di informazione, la versione ufficiale dei fatti, anche se abbiamo dimostrato con ampia documentazione la loro infondatezza.

https://i0.wp.com/boninopannella.it/sites/default/files/images/la_russa_ansa_larussa_3.preview.jpg

Abbiamo realizzato una breve ricostruzione puntale e dettagliata di tutta la vicenda, con rimandi alla documentazione originale, i precedenti, gli articoli di stampa. Nessun giornale ha mai ricostruito in questo modo l’intera vicenda, rendendo comprensibili le responsabilità e le cause.

http://boninopannella.it/ristabilire-la-verita

Maurizio Micheli e Tullio Solenghi al teatro Cittàdellanotte ad Augusta


di Daniela Domenici

Una coppia comica davvero affiatata e in perfetta sintonia quella creata da Maurizio Micheli e Tullio Solenghi che hanno portato sul palcoscenico di Cittàdellanotte ad Augusta “Italiani si nasce e noi lo nacquimo”, un testo che già dal titolo grammaticalmente errato inizia a far sorridere, scritto a quattro mani dagli stessi attori con la collaborazione ai testi di Marco Presta e la consulenza artistica di Michele Mirabella, le scene di Francesco Scandale, i costumi di Andrea Stanisci, le musiche di Massimiliano Forza, la regia e il disegno luci sono di Marcello Cotugno.

Solenghi e Micheli hanno voluto tracciare, a modo loro, la storia degli italiani, attraverso vari “siparietti”, soffermandosi, per esempio, sul detto “gli italiani sono un popolo di santi, poeti e navigatori”; su questo hanno creato una scenetta deliziosa dedicata a San Jessica, patrona dei trans, e san Gelmino degli studenti e quella sui navigatori incentrata su un Cristoforo Colombo un po’ sui generis che crede di trovare gli indios ma rimane deluso da cosa invece scopre.

 Una delle scenette più divertenti, a nostro avviso, è quella dedicata a Leonardo da Vinci, perfetta sotto tutti i punti di vista compresi i costumi e la gestualità: formidabili.

Tra i tanti “siparietti”, ripescando a caso nella memoria senza rispettare l’ordine cronologico in cui sono avvenuti, ci è piaciuta molto quella iniziale su Adamo, Eva e la coppia di Neanderthal, Neo e Nea, quella della fossa dei leoni al Colosseo e quella dedicata al re Vittorio Emanuele e a Garibaldi con cui si è chiuso lo spettacolo; ci piace sottolineare il fatto che i due attori abbiano scelto di cantare, per una degna conclusione che ci rimanda al titolo, l’inno nazionale italiano.

Vogliamo tributare i nostri complimenti e applausi a tutti e sei i giovani attori che hanno permesso, con la loro simpatia e bravura, di dare ulteriore colore e verve a questo spettacolo iniziando dalla prorompente Fulvia Lorenzetti che ha interpretato quasi tutte le parti femminili a Matteo Micheli nel ruolo di un improbabile politico ma anche in altri, da Luca Romani a Gualtiero Giorgini, da Adriano Giraldi a Sandra Cavallini.

Nota di colore finale: ci ha fatto sorridere notare, in una delle scenette dello spettacolo  che, dopo tante repliche, Solenghi e Micheli non abbiano ancora perso la voglia di improvvisare, stravolgendo il copione, e divertirsi prima loro stessi per poi far ridere il pubblico presente.