Sabato scorso ho scritto le parole che leggerete più oltre, dal carcere di Augusta non mi fanno arrivare più alcuna letterae dal carcere di Spoleto mi arrivano addirittura…libri di poesie…
leggete con che parole semplici e deliziose un detenuto di quel carcere mi ha voluto mandare un libro di sue poesie…
“Ciao Daniela, il mio amico Carmelo, di sezione mi a dato il tuo indirizzo dicendomi, siccome hai letto su Internet le mie poesie, e ti sono piaciute molto, e se ti potevo mandare un libbro, hai un talento meraviglioso a capirle…Nicola“. Giorno per giorno ne pubblicherò una.
Grazie Nicola e grazie Carmelo.
“Alla fine ce l’hanno fatta: sono riusciti a spegnermi, depongo le armi, mi arrendo, tanto hanno fatto finché oggi dichiaro ufficialmente spenta la VOCE DEL CARCERE DI AUGUSTA sul web, prima hanno fatto in modo che me ne andassi come volontaria, poi hanno filtrato e bloccato (anche se non potrò mai dimostrarlo) le lettere in uscita destinate a me.
Da oggi continuerò a scrivere sul PIANETA CARCERE come sempre perché non posso farne a meno sia traendo spunto dalle notizie sul web che dalle lettere che mi arriveranno da altre carceri ma di quello di AUGUSTA, di tutto quello che vi succede in positivo (corale e presepe tra tanti) e negativo non potrò più scriverne, nessuno saprà più, nel bene e nel male, cosa accade là dentro, almeno sul web
Era quello che volevano e che sono riusciti a ottenere”.
E’ davvero triste che dal carcere di Augusta non ti arrivi più nulla…questo silenzio la dice lunga.
Tu eri una luce di speranza per quei detenuti e l’hanno spenta….
So quanto ci tenevi…ma vedrai:nelle vita tutto torna specialemnte il bene fatto!