Campionato di calcio a 5 femminile girone B Sicilia: Vittoria vs Sportland Augusta


Per la sesta giornata del girone di ritorno si è appena disputato, in mattinata, l’incontro tra la compagine del Vittoria e quella dello Sportland Augusta, attualmente seconda in classifica; gli altri incontri di questa giornata si disputeranno tra poco, nel pomeriggio, e dovremo quindi attenderne gli esiti per aggiornare la classifica.

L’incontro si è concluso con la vittoria della squadra di Augusta per 6 a 4 ma avrebbe potuto terminare con un risultato più ampio a favore della compagine augustana che è stata, purtroppo, penalizzata da un arbitraggio non perfettamente corretto.

Ma ecco il resoconto puntuale di com’è andata.

Lo  Sportland è entrato in campo con Militti tra i pali e Di Grusa (capitano), Guglielmino, Lucaselli e Guardo.

A 5’ dall’inizio della partita primo goal dello Sportland ad opera del n° 3 Guardo, dopo pochi minuti un forte tiro in porta di Guglielmino viene ben parato dal portiere vittoriese e altrettanto accade, poco dopo, nella porta avversaria.

Un forte pressing dello Sportland costringe il portiere del Vittoria a più di una parata e, dopo soli 10 minuti di gioco, l’allenatore del Vittoria chiede il time out.

Al 15’ seconda marcatura della squadra augustana ad opera di Gugliemino che segna a porta vuota su uscita del portiere.

Al 20’ brutto fallo di Guardo dell’Augusta che le provoca un’ammonizione da cartellino giallo.

Prime sostituzioni, oggi davvero molto poche, tra le file dello Sportland: escono Lucaselli e Guardo ed entrano Salemi e Tringali e poco dopo secondo time out chiesto questa volta dalla squadra augustana.

A pochi minuti dalla fine del primo tempo arriva il primo goal del Vittoria che poco dopo raddoppia chiudendo così la prima frazione di gioco in parità, sul 2 a 2.

Lo Sportland entra in campo, nel secondo tempo, con la stessa formazione dell’inizio eccetto il portiere: al posto di Militti tra i pali c’è Pinnuto.

Al 5’ di gioco terzo goal di Lucaselli per lo Sportland, poco dopo arriva la quarta marcatura di Guglielmino e la quinta di Di Grusa in scivolata: in pochi minuti tre goal.

Al 10’ time out chiesto dall’allenatore del Vittoria.

Al 20’ secondo cartellino giallo per la squadra dello Sportland Augusta per un fallo di trattenuta di Salemi.

Per somma di falli, 5, primo tiro libero del Vittoria che non va a segno ma poco dopo, con un tiro da fuori area, terzo goal vittoriese.

Al 25’ sesto goal della squadra augustana ad opera di Guglielmino che ha così siglato una sua personale tripletta.

Il quarto goal per la squadra di casa arriva a pochi minuti dalla fine su rimbalzo dopo un rigore parato da Pinnuto.

Si conclude sul 6 a 4 per lo Sportland Augusta un incontro molto combattuto, molto veloce dato anche il parquet del terreno di gioco e, purtroppo, come detto in apertura, molto inficiato da un arbitraggio non esattamente super partes.

Domenica prossima derby casalingo: si troveranno di fronte le due squadre di calcio femminile di Augusta, lo Sportland e il Mangesa che all’andata hanno chiuso in parità, 2 a 2.

“Il mattino” di Edvar Grieg


Il celebre “Mattino” di Edvar Grieg in un’interpretazione un po’ particolare, un quartetto di clarinetti, davvero bello…

http://www.youtube.com/watch?v=Qxp7o1AbKrQ

Sul filo di una ragnatela


di Roberto Puglisi

Chi scrive, da bambino, ebbe in regalo un costume da Uomo Ragno, ai tempi di un Carnevale lontano. I bambini dell’epoca attribuivano poteri magici ai travestimenti. Il piccolo Goldrake avrebbe sguainato l’alabarda spaziale, il piccolo Superman sarebbe riuscito a volare. E il piccolo Uomo Ragno avrebbe scalato con le mani adesive l’immenso muro bianco del soggiorno. Potenza del costume indossato. Appiccicai perciò il palmo delle mani all’intonaco candido e tentai la salita. Indubbiamente ci rimasi male nel constatare che i presunti sensi di ragno acquisiti erano buoni solo per la fantasia. Mai mi avrebbero aiutato nel mondo dei muri concreti. Io ero e sono un sognatore.  Io ero un disabile.

Cos’è la disabilità? E’ una mutilazione, è una distanza siderale tra le possibilità del corpo e la durezza delle cose. Vuoi camminare sulla strada e non ci riesci? Sei un disabile. Vuoi arrampicarti su un muro e non ci riesci? Sei un disabile.  L’influenza del paradosso è ovvia. Tuttavia, l’handicap non è solo una mutilazione oggettiva, è la relazione che si intreccia con un contesto che non accoglie, perché respinge. Conosciamo quali siano le difficoltà dei disabili al cospetto delle usanze incivili palermitane, per esempio. Ma se le carrozzine avessero strade piallate, passaggi liberi… Se tutte le sedie a rotelle del mondo avessero davanti a loro un campo infinito senza ostacoli (e veri diritti al posto di una compassione pelosa), resterebbe la mutilazione del corpo, si attenuerebbe l’umiliazione dello spirito, con lo smorzarsi delle difficoltà fisiche e della fatica.

Come fate a non capirlo, voi che posteggiate sulle strisce o nei parcheggi riservati? Pensate che sia una questione di disagio momentaneo? Pensate che i disabili siano pedanti perché basterebbe aggirare l’ostacolo? Come fate a non capirlo? Ogni sassolino sul sentiero di un uomo in sedia a rotelle è una sottolineatura della sua “diversità”, è una corona di spine, è una sbarra che esclude dalla festa dei vivi, è l’umiliazione di una mente vigile costretta in un meccanismo rotto, è una mano che spinge fuori dalla grazia di Dio e dall’amore degli uomini.

Pensateci. E fate penitenza, leggendo i pezzi di questa domenica di “Livesicilia” dedicata alla disabilità. Argomento seccante perché non ci riguarda, riteniamo. Invece in America hanno inventato delle magliette per normodotati con la scritta: “Corpo temporaneamente abile”. In fondo, la normalità è un transito, perché la decadenza, prima o poi, è un corpo – ops, un porto – sicuro. Saremo tutti bambini in costume da Carnevale, davanti a un muro bianco, insormontabile. Siamo anime appese al filo esile di una ragnatela.

da www.livesicilia.it