Dopo 111 ore dall’inizio dello sciopero totale della sete e della fame, alle ore 12 di oggi ho deciso di sospendere la mia azione nonviolenta di fronte alle oggettive scadenze di un processo elettorale illegale. Ciò non significa che interromperò la mia battaglia sulla legalità, lo stato di diritto e la democrazia nel nostro paese che, anzi, continuerò con tutte le mie forze, con altri strumenti e altri metodi legali a mia e a nostra disposizione. E spero che chi mi ha sostenuto, incluso quegli amici e compagni che ieri mi hanno esortato ad interrompere lo sciopero, continueranno questa battaglia con me e che le file vadano ad ingrossarsi sempre di più perché la situazione di illegalità ha raggiunto livelli da tempo insostenibili per qualsiasi sistema democratico, soprattutto quello italiano dove le istituzioni hanno un elemento di fragilità in più e che da tempo hanno la tendenza a negare se stesse invece di rappresentare punti di riferimento per i cittadini.
Archivio mensile:febbraio 2010
36esima maratonina Roma Ostia, la parola ai protagonisti: Meucci e Console tengono alte le attese per gli italiani
News dalla 36esima maratonina Roma – Ostia
– piùdi 10.000 gli atleti e le atlete al via stamattina
– c’è un grande dello spettacolo tra di loro: Gianni Morandi
Toscana: la Regione aiuta le famiglie in difficoltà
di Lorenzo Alvaro
Un sistema di microcredito che si appoggia alla rete dei Centri di Ascolto
Un sostegno concreto dalla Regione alle famiglie toscane in difficoltà a far quadrare il proprio bilancio. Parte il progetto di microcredito agevolato creato dalla Regione Toscana. Punto chiave la rete di Centri di Ascolto ai quali le famiglie alle prese con problemi finanziari potranno rivolgersi per poter accedere al sistema creato in collaborazione con Anpas, Arci, Caritas, Fondazione toscana per la prevenzione dell’usura onlus e Misericordie. Oggi, nella sede del Cesvot a Firenze, i rappresentanti dei soggetti che hanno collaborato alla realizzazione, tra i quali anche l’assessore regionale alle politiche sociali, Gianni Salvadori, hanno firmato il protocollo d’intesa che, a partire dal 1 marzo, da avvio al progetto di microcredito agevolato. Il protocollo di oggi, ha evidenziato l’assessore regionale Salvadori, rappresenta un aiuto importante di fronte ad un quadro che evidenzia una effettiva difficoltà economica per numerose famiglie toscane: secondo dati Cispel, infatti, nel 2009 le famiglie toscane non hanno potuto pagare 40 milioni di euro per consumo di gas, 150 milioni di euro relativi alla produzione di rifiuti ed al consumo di acqua; ed ancora, i pignoramenti immobiliari nel 2009 a Firenze sono cresciuti del 14,7% ed a Lucca del 12,5% rispetto al 2008; inoltre, il 32% della popolazione anziana toscana vive oggi con meno di 750 euro al mese. La Regione fornirà gratuitamente alle banche le garanzie (fino all’80% dell’intero ammontare) per la concessione di prestiti fino ad un massimo di 4000 euro per far fronte a situazioni di momentanea difficoltà economica delle famiglie, che potranno restituirlo anche in piccole rate (di 70/80 euro) fino ad un massimo di 5 anni ad un tasso di interesse agevolato (del 4/5% medio annuo). Non sono previste spese di istruttoria o gestione della pratica, ed i fondi s aranno erogati al massimo entro 40 giorni dall’apertura della pratica. La Regione, per garantire i finanziamenti concessi dalle banche, ha costituito un fondo di garanzia iniziale di 1,2 milioni di euro. Il microcredito è dedicato particolarmente a famiglie normalmente “non bancabili” ma che dimostrano di poter assolvere l’impegno di restituzione se aiutate a superare il momento di difficoltà. La rete territoriale dei Centri di Ascolto, 85 in tutto per ora, rappresenta il cardine del sistema. Aderiscono all’iniziativa 26 centri Arci, 40 strutture della Fondazione Antiusura, 13 centri Caritas, 9 Anpas ed 8 delle Misericordie. La rete poggia soprattutto sulle strutture già esistenti. Ai Centri ci si potrà rivolgere per avere informazione ed orientamento, per ottenere assistenza e tutoraggio economico-finanziario, per la compilazione della documentazione necessaria alla richiesta. Le famiglie potranno recarsi ai centri anche per avere un aiuto nella corretta gestione del bilancio familiare e nella regolare restituzione del prestito ricevuto.
Ai Centri spetta una prima valutazione della situazione familiare e l’invio della pratica ad un comitato provinciale che completa la valutazione verificando la rispondenza della richiesta alle caratteristiche del sistema di microcredito regionale. Il protocollo prevede inoltre una cabina di regia regionale con il compito di coordinare l’intero sistema di microcredito.
da www.vita.it
Roma e la 36esima maratonina Roma-Ostia 28 febbraio 2010
Domani avrà luogo la più partecipata maratonina d’Italia, la 36esima ROMA – OSTIA in cui correrà anche il marito della sottoscritta, in attesa di salutare Roma tra poche ore, pubblico questa splendida canzone dedicata, con amore, a Roma, intramontabile…
Il grande Renato Rascel interpreta “Arrivederci Roma” in un video d’epoca, grazie Renatino…
http://video.libero.it/app/play?id=a616fad1457a4aca48f450338482e815
Spenta la voce del carcere di Augusta sul web
di Daniela Domenici
Alla fine ce l’hanno fatta: sono riusciti a spegnermi, depongo le armi, mi arrendo, tanto hanno fatto finché oggi dichiaro ufficialmente spenta la VOCE DEL CARCERE DI AUGUSTA sul web, prima hanno fatto in modo che me ne andassi come volontaria, poi hanno filtrato e bloccato (anche se non potrò mai dimostrarlo) le lettere in uscita destinate a me.
Da oggi continuerò a scrivere sul PIANETA CARCERE come sempre perché non posso farne a meno sia traendo spunto dalle notizie sul web che dalle lettere che mi arriveranno da altre carceri ma di quello di AUGUSTA, di tutto quello che vi succede in positivo (corale e presepe tra tanti) e negativo non potrò più scriverne, nessuno saprà più, nel bene e nel male, cosa accade là dentro, almeno sul web
Era quello che volevano e che sono riusciti a ottenere.
L’amore, il perdono e la giustizia
“La giustizia non è una virtù che gli umani praticano
spontaneamente, ragion per cui, quando Mosé ha posto l’accento su questa virtù, ha fatto fare loro grandi progressi. In seguito è
venuto Gesù per insegnare loro l’amore, il perdono. Ma bisogna
fermarsi qui? No, c’è ancora un altro grado da raggiungere,
perché in realtà, perdonare non risolve tutti i problemi. Se
qualcuno viene ad attaccarvi, è forse proibito essere più forti
di lui, afferrarlo alla cintola e sollevarlo dicendogli: “Allora,
vuoi che ti scaraventi a terra?” Però voi evitate di farlo, lo
rimettete in piedi dolcemente, e così lui capisce. Ovviamente, è
simbolico: voglio dire con questo che bisogna essere più forti
dei propri nemici, immobilizzarli con un gesto, una parola, uno
sguardo. Non li maltrattate, ma anzi li aiutate dando loro una
magnifica lezione.
Per ottenere questa forza spirituale, dovete pregare, meditare
ed esercitarvi, prendendo il sole come modello. Allora, a
contatto col vostro calore e la vostra luce, chi potrà toccarvi
senza bruciarsi? I nemici resteranno lontani, non oseranno più
avvicinarsi. Di fronte alla potenza spirituale, si è sempre
costretti a capitolare. Dopo la giustizia, dopo l’amore e il
perdono, l’essere umano deve ancora conquistare la vera forza.”
Omraam Mikhaël Aïvanhov
Bonino dimagrita 4 kg dopo 84 ore di digiuno
Emma Bonino, giunta alla 84esima ora di digiuno totale, è dimagrita di 4 chili ed ha “uno stato di grave disidratazione”. E’ quanto si legge nel bollettino medico delle 13 firmato dal dottor Claudio Santini.
La Bonino questa mattina è stata sottoposta ad accertamenti clinico-laboratoristici da cui è emerso “uno stato di grave disidratazione ed una rilevante ipotensione ortostatica (90 mmHg di pressione arteriosa sistemica in ortostatismo).
Dall’inizio del digiuno si è osservato un dimagrimento di 4 kg e nelle ultime 24 ore si è avuta una forte contrazione della diuresi (che non è stato possibile quantificare). Gli esami ematochimici sono tutti nella norma con l’eccezione della glicemia che risulta marcatamente ridotta (30 mg/dl). Nelle urine sono presenti corpi chetonici”.
Nel bollettino si aggiunge: “L’ipotensione ortostatica, presente solo da questa mattina, è secondaria alla disidratazione e, se non corretta, potrà determinare la disfunzione dei principali organi. Ma il dato che nell’immediato alimenta viva preoccupazione è l’ipoglicemia, che espone al rischio di malori che possono evolvere, anche repentinamente, fino alla perdita di conoscenza. In base al quadro clinico descritto si prescrive – conclude – la somministrazione di infusioni di soluzioni isotoniche glucosate. In caso di indisponibilità dell’on. Bonino ad aderire a tali prescrizioni, si ritiene indispensabile una sorveglianza medica continua che consenta un pronto intervento terapeutico in caso di necessità”.
fonte ANSA
La situazione: dodici suicidi dall’inizio dell’anno. Storie di ordinaria emergenza. Una quotidiana strage di legalità, diritto, vite umane
di Valter Vecellio
La strage di legalità e di diritto, e dunque di vite umane è particolarmente pesante in carcere. C’è chi prende un lenzuolo, ne fa una corda e si impicca, succede nel penitenziario di Padova, dove un detenuto di 27 anni, tunisino, è evaso così, dal carcere. Oppure, come ha fatto un altro detenuto a Siracusa, dopo il colloquio si butta dalla tromba delle scale del carcere, e ora è in coma. Nelle stesse ore, nel carcere romano di Rebibbia un detenuto in italiano si impiccava. Come ha fatto l’altro giorno un detenuto a Brescia. Sempre nelle stesse ore, nel carcere perugino di Capanne, dove a causa del sovraffollamento alcuni detenuti non hanno neppure una branda e devono dormire su dei materassi a terra, nelle ultime ore ci sono stati due tentativi di suicidio; un terzo detenuto ha minacciato di ferirsi con dei vetri. Protagonisti di tentativi di suicidio sono stati un nordafricano, che ha ingoiato delle lamette, ed un tossicodipendente italiano, che ha infilato la testa in un sacchetto di nylon per inalare il gas contenuto all’interno di alcune bombolette. Del terzo episodio è stato protagonista un detenuto per questioni di droga italiano, che dopo aver rotto lo specchio del bagno, ha minacciato di tagliarsi la gola perché i giudici – ha spiegato – non l’hanno scarcerato.
Per quello che è dato sapere, dall’inizio dell’anno sono dodici i detenuti che si sono tolti la vita. Erano in prevalenza persone giovani (6 con meno di 30 anni) e in carcere per reati non gravi, alcuni appena arrestati ed altri prossimi alla scarcerazione. Solo in 3 casi si prospettavano detenzioni lunghe.
Vincenzo Balsamo, suicida a Fermo martedì scorso, prima di morire aveva presentato un ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo di Strasburgo contro il sovraffollamento del carcere dove era ristretto.
Confrontando il tasso di sovraffollamento delle carceri dove sono avvenuti i suicidi di quest’anno con il numero totale dei suicidi registrativi negli ultimi cinque anni emerge che la frequenza dei suicidi arriva a triplicare nelle condizioni di maggiore affollamento, ma anche di particolare fatiscenza delle celle.
Il “primato negativo” spetta al Carcere di Cagliari, con 506 detenuti (affollamento al 146%) e 11 suicidi in 5 anni, con la frequenza di 1 suicidio ogni 46 detenuti. A San Vittore, con 1.127 detenuti (affollamento al 242%) e 13 suicidi in 5 anni, la frequenza è di 1 suicidio ogni 86 detenuti; quindi l’affollamento è quasi doppio, ma ci si suicida la metà!
Sulmona, che ha la triste nomea di “carcere dei suicidi”, si colloca al secondo posto: con 481 detenuti, affollamento al 159% e 6 suicidi negli ultimi 5 anni registra una frequenza di un suicidio ogni 80 detenuti.
Il carcere meno affollato è Spoleto: 565 detenuti e affollamento al 124%; in 5 anni vi sono avvenuti 5 suicidi, 1 suicidio ogni 113 detenuti (la metà di San Vittore e 1/3 del Buoncammino di Cagliari).
Il carcere con la minore frequenza di suicidi è Verona, nonostante un affollamento del 162% (956 detenuti e 3 suicidi in 5 anni, pari alla frequenza di 1 suicidio ogni 318 detenuti). Questo risultato positivo è probabilmente in relazione con le numerose attività lavorative, culturali e sportive che vi si svolgono e che consentono ai detenuti di trascorrere parte della giornata fuori dalla cella.
Torniamo a Roma, Rebibbia, per una storia che lascia perlomeno perplessi. C’è un detenuto, Antonio: non riesce a parlare perché a tratti la parola gli si inceppa, non può articolarla, gli si blocca il respiro, i tratti del viso e del corpo appaiono deformati dagli spasmi della malattia. Antonio dice che dall’82-83 si sono manifestati i primi sintomi della malattia, una patologia che impedisce una postura normale, condiziona i movimenti del viso e del corpo, che appaiono tipici degli spastici, e dà dolori diffusi; era quasi scomparsa per ricomparire nel ‘97, in forma leggera. Ma di nuovo, dal 2007 è andata via via peggiorando.
Dal ‘98 Antonio è detenuto, è stato in vari istituti del Lazio, gli hanno fatto alcune analisi e poi lo hanno mandato ad Opera, a Milano, dove un medico lo ha inviato al “Carlo Besta”, un centro di alta specializzazione, dove gli hanno definitivamente diagnosticato la malattia.
Successivamente è stato trasferito a Rebibbia, nel 2007 nell’infermeria del carcere. Da circa un mese è però in un reparto “normale”, in una cella con la porta blindata, dove la carrozzina non passava dalla porta; gli è stato lasciato il catetere, che dava meno problemi perché le dimensioni della cella rendevano l’accesso al water troppo complicato per chi ce lo doveva portare, ma così non poteva mai uscire e restava chiuso, a letto, 24 ore su 24, salvo che per i colloqui, quando veniva preso in braccio per passare dalla porta. Da qualche giorno gli è stata assegnata una cella più larga, dove, almeno, la carrozzina può passare
“Blue touches blue” by Noa
Blue touches blue
Touches grey touches brown
I look down at my feet, theyve been with me for years
I take one step for you and then two for myself
Oh, I need to be stronger
I need to be stronger
Blue touches blue
Touches black, then expands
All the tears and the years in the palm of my hand
Do you think you can tell me whats wrong and whats wronger?
I need to be stronger
I need to be stronger
I want to twist in your arms
Like a snake thats been charmed
Like a baby newborn with his arms groping out
I would shout but theres always a song and
I need to be stronger
I need to be stronger
Blue touches blue
I look down at my feet
I take one step for you
I need to be stronger
Blue touches blue
Touches gray, frothy white
Where my face is all blurred and reflecting the night
If I tell you I feel like a bird in the cold
And I need you to hold me?
I need you to hold me
Blue touches blue…
Noa interprets this song