“Sabato sera”


di Tiziana Mignosa

Sulla notte che sfreccia

di passione s’accende il sabato sera

dispettosi i giorni

non rispettano i tuoi tempi.

Luci e desiderio

chiavi di violino blu nel blu

dita affusolate che tratteggiano

quella parte di te che hai paura ad ascoltare.

Delicatezze dalle tinte travolgenti

cerini dallo zolfo bagnato

infinite scintille che alimentano

l’intensità del fuoco imploso.

Sorrisi e negazioni

fanno da cornice al profumo acerbo delle ventitre

voglia che mai ti porta

dove l’arsura vorrebbe stemperare

e mentre le ore

si rimpiccioliscono nel sonno

amaramente spiombi

sull’ennesimo bluff da dimenticare.

Canicattì è il set per “La scomparsa di Patò”, film tratto dal libro Camilleri


Primo ciak dopodomani a Canicattì, in provincia di Agrigento, del film “La scomparsa di Patò” tratto dal libro di Andrea Camilleri.

In città sono arrivati scenografi e tecnici per allestire le scene degli interni. Tre le location scelte dallo staff del film: due palazzi dell’800, nel centro storico di Canicattì e un palazzo comunale che non ospita più uffici. Le riprese cominceranno lunedì per concludersi venerdì prossimo.

Numerose le comparse locali. Nel cast: Neri Marcorè nel ruolo del protagonista Patò, Nino Frassica, Maurizio Casagrande, Alessandra Mortelliti, Gilberto Idonea, FlavioBucci, Simona Marchini, Danilo Formaggia e Roberto Herlitzka. La regia è di Rocco Mortelliti, genero di Camilleri, che con Maurizio Nichetti e lo scrittore ha lavorato alla sceneggiaturadel film.

Le scene sono firmate da Biagio Fersini e la fotografia da Tommaso Borgstrom. Il film, prodotto da ”13 Dicembre” con il contributo dell’assessorato regionale ai Beni Culturali, sarà girato tutto in provincia di Agrigento con set anche a Naro, Porto Empedocle e nel capoluogo.

da www.agrigento.blogsicilia.it

Leggere in tutti i sensi


di Simona Bua

Da questo numero vi proponiamo una novità. Una guida per coinvolgere tutti e cinque i sensi nella lettura di I love Sicilia. Abbiamo scelto quattro servizi e per ciascuno vi proponiamo una serie di consigli per “accompagnarli”: dalla canzone giusta da ascoltare al vino da sorseggiare.

ARTE / consigli per gli acquisti
di Marina Giordano
Ascolta: Revolution dei Beatles
Leggi: Lo potevo fare anche io, Perché l’Arte Contemporanea è davvero arte di Francesco Bonami (Piccola Biblioteca Oscar Mondadori).
Gusta: Young, un cocktail a base di crema di cacao scura, caffè e vodka, e scaglie di cioccolato bianco.
Coccolati: con la creatività. Dipingete, disegnate, colorate, giocate con le forme, decorate i piatti in cucina, lavorate la creta, create composizioni e collage, e provate a mettere creatività in tutto ciò che fate nell’arco della giornata

FIMMINI…quelle del vino
di Nino Aiello
Ascolta: Red Vines di Aimee Mann
Leggi: Fimmini, ammirarle, decifrarle, sedurle di Pietrangelo Buttafuoco (Mondadori)
Gusta: il buon vino di queste pagine, accompagnandolo, con buon pecorino primo sale, olive del Belice e frutta secca di Sicilia.
Coccolati: con il Gommage Crushed Cabernet di Caudalie, a base di vinaccioli d’uva frammentati, zucchero di canna, miele della Gironda e oli essenziali.

MODA / IL GRANDE FREDDO
di Alessia Russo
Ascolta: Ma che freddo fa di Nada
Guarda: La Marcia dei pinguini, di Luc Jacquet (2005)
Gusta: una buona cioccolata calda con cannella e peperoncino da preparare in casa.
Ingredienti x 6 persone: 400 g di cioccolata fondente; 1,25 dl di latte; 7,5 dl di panna fresca; 1 pizzico di cannella in polvere; 2 cucchiai di zucchero a velo; un pizzico di peperoncino in polvere. Versare il latte e la panna in una casseruola, continuando a mescolare a fuoco medio. Al primo bollore unire cannella, zucchero e cioccolato, mescolando finché il cioccolato non si sarà sciolto. Infine cospargete con il peperoncino e servite calda.
Coccolati: con un bagno caldo all’avena per ammorbidire la pelle secca.
Versare 300gr di farina d’avena in un sacchetto di tela o di stoffa, e farlo bollire per 10 minuti in 5l d’acqua. Versare il liquido con la polpa d’avena nell’acqua del bagno e immergersi per almeno 20 minuti, massaggiando la pelle con un guanto di crine.

WEEKEND / PELORITANI, immagine senza tempo
di Carmela Grasso
Ascolta: Sud est di Carmen Consoli, Elettra
Guarda: L’Avventura, di Michelangelo Antonioni (1960), che mostra gli splendidi paesaggi dell’Etna, Lisca Bianca, Noto, Taormina e Borgo Schisina di Francavilla di Sicilia.
Gusta: la pignolata messinese, accompagnato da buon bicchiere di Malvasia Capofaro di Tasca D’Almerita.
Coccolati: con l’acero, albero presente in grandi quantità sui monti Peloritani. In particolare il decotto di acero ha grandi proprietà depurative, se bevuto. Gli impacchi di acero il bagno caldo con la sua corteccia hanno invece proprietà lenitive e antiarrossanti per la pelle.

da www.livesicilia.it

Regionali: Lunedi 1° febbraio Emma Bonino inaugura con i cittadini il Comitato elettorale in suo sostegno


Lunedì 1° febbraio, alle ore 11.30, a Roma in via Ripense, 4 (Trastevere), la candidata Governatrice del Lazio Emma Bonino inaugurerà il Comitato elettorale in suo sostegno. L’inaugurazione sarà pubblica e vedrà la partecipazione di diverse personalità del mondo della cultura, ma soprattutto dei cittadini.

“C’è bisogno dell’impegno, dell’entusiasmo e della determinazione di ciascuno per portare avanti questa campagna e vincere insieme”, così Emma Bonino ha dato appuntamento a tutti coloro che vorranno prendere parte all’inaugurazione del Comitato elettorale.

“Fuga”


di Angela Ragusa

Nulla da dire alle tue futili scuse
manichino immobile ,
non hai espressione, tirato ,senza anima..

Fuggi …storpio hai reso un amore
colto i fiori più belli,
scippati al manto di Venere…
Misero,vuoto,svuotato di lercio inganno…
paglia che non brucia ,solo sparsi fili al vento
persi tra melliflue parole recitate posticce
cadi nel dimenticatoio affolato di silenzi…

non mi guardo più indietro…perso per sempre
come un rivolo d’acqua assorbito dal niente.

“Alle spalle dei funamboli”


di Tiziana Mignosa

Sulle note di Ashram – Entry Into Ashram

 Anche quando gioca a nascondino

dietro i fatui luccichii del tutto

furtivamente prende posto

quello che è il temuto vuoto.

Stridula voce

che in mille pezzi strappa il cuore

e di fare inebri allora il tempo

commedia e i suoi attori

funamboli senza talento sui fumi del pensare.

Tra singhiozzi impercettibili

senza intralci

silenzioso si fa strada coi sospiri

segni stilizzati

sul vetro che s’accoppia col vapore.

Echi di risate altisonanti

e retrogusto amaro

la porta in faccia sbattono

a quel sommesso grido

che vorresti tanto … non avere mai udito.

Carceri: nasce il concorso letterario “Racconti dal carcere”


Nasce il Concorso letterario “Racconti dal carcere”, per la prima volta si ritroveranno insieme, sulla pagina, detenuti e scrittori di fama. La scrittura in carcere, il racconto autobiografico, l’incontro tra persone recluse e scrittori. Detenuti che raccontano di sé, che esplorano la propria esistenza attraverso la scrittura e che potranno avere l’occasione di farlo con dei tutor d’eccezione, scrittori affermati che li aiuteranno a dare più compiuta espressione letteraria al racconto della propria vita. E’ questa in sintesi l’idea da cui è nato il concorso letterario “Racconti dal carcere”, intitolato a Goliarda Sapienza, attrice teatrale e cinematografica, scrittrice che visse anche l’esperienza del carcere.

Il concorso è stato ideato da Antonella Bolelli Ferrera, giornalista e autrice di Radio3 Rai, promosso dalla Siae e dal Dap, Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. E con Dacia Maraini in veste di madrina. Un contributo concreto – sottolineano gli organizzatori – al principio della rieducazione del condannato sancito dall’articolo 27 della Costituzione, che promuove l’incontro tra scrittori, mondo editoriale, Siae e amministrazione penitenziaria.

Franco Ionta, Capo del Dap, ha accolto con convinzione l’invito rivolto da Giorgio Assumma, Presidente della Siae, a promuovere il concorso letterario negli istituti penitenziari perché, ha affermato, “la rieducazione delle persone condannate è un processo personale, che riguarda l’individuo, ma che non può prescindere dal contributo concreto e costante della società, dalla sensibilità e dall’interesse autentico di tutti coloro che, persone singole e istituzioni, si rivolgono al mondo della detenzione. Ben vengano, quindi, iniziative come queste, che rafforzano il rapporto tra carcere e società”.

Per il Presidente Giorgio Assumma “la Siae può dare un contributo significativo al concorso e il lavoro intellettuale della scrittura è una risorsa preziosa di elevazione spirituale e questa iniziativa può contribuire alla superiore finalità rieducativa della pena prescritta dalla nostra Costituzione”.

Fonte APCOM

Da www.notizie.virgilio.it

Un aforisma di Quelo


Tu che sei nato prima del 1975:
A ben pensarci, è difficile credere che siamo vissuti fino ad oggi!!
Da bambini, andavamo in macchina (quelli che avevano la fortuna di averla) senza cinture di sicurezza e senza air bag.
… E viaggiare nel cassone posteriore di una pickup, in un pomeriggio torrido, era un regalo speciale.
I flaconi dei medicinali non avevano delle chiusure particolari.
Bevevamo l’acqua dalla canna del giardino, non da una bottiglia. Che orrore!!
Andavamo in bicicletta senza usare un casco.
Passavamo dei pomeriggi a costruirci i nostri “carri giocattolo”.
Ci lanciavamo dalle discese e dimenticavamo di non avere i freni fino a quando non ci sfracellavamo contro un albero o un marciapiede. E dopo numerosi incidenti, imparavamo a risolvere il problema…. noi da soli!!!
Uscivamo da casa al mattino e giocavamo tutto il giorno; i nostri genitori non sapevano esattamente dove fossimo, nonostante ciò sapevano che non eravamo in pericolo.
Non esistevano i cellulari. Incredibile!!
Ci procuravamo delle abrasioni, ci rompevamo le ossa o i denti… e non c’erano mai denunce, erano soltanto incidenti: nessuno ne aveva la colpa. Ti ricordi degli incidenti?
Avevamo delle liti, a volte dei lividi. E anche se ci facevano male e a volte piangevamo, passavano presto; la maggior parte delle volte senza che i nostri genitori lo sapessero mai.
Mangiavamo dei dolci, del pane con moltissimo burro e bevande piene di zucchero… ma nessuno di noi era obeso.
Ci dividevamo una Fanta con altri 4 amici, dalla stessa bottiglia, e nessuno mai morì a causa dei germi.
Non avevamo la Playstation, nè il Nintendo, nè dei videogiochi. Nè la TV via satellite, nè le videocassette, nè il PC, nè internet; avevamo semplicemente degli amici. Uscivamo da casa e li trovavamo. Andavamo, in bici o a piedi, a casa loro, suonavamo al campanello o entravamo e parlavamo con loro.
Figurati: senza chiedere il permesso! Da soli! Nel mondo freddo e crudele!
Senza controllo! Come siamo sopravissuti?!
Ci inventavamo dei giochi con dei bastoni e dei sassi. Giocavamo con dei vermi e altri animaletti e, malgrado le avvertenze dei genitori, nessuno tolse un occhio ad un altro con un ramo e i nostri stomaci non si riempirono di vermi.
Alcuni studenti non erano intelligenti come gli altri e dovevano rifare la seconda elementare. Che orrore!!! Non si cambiavano i voti, per nessun motivo.
I peggiori problemi a scuola erano i ritardi o se qualcuno masticava una cicca in classe.
Le nostre iniziative erano nostre. E le conseguenze, pure. Nessuno si nascondeva dietro a un altro. L’idea che i nostri genitori ci avrebbero difeso se trasgredivamo ad una legge non ci sfiorava; loro erano sempre dalla parte della legge.
Se ti comportavi male i tuoi genitori ti mettevano in castigo e nessuno li metteva in galera per questo.
Sapevamo che quando i genitori dicevano “NO”, significava proprio NO.
I giocattoli nuovi li ricevevamo per il compleanno e a Natale, non ogni volta che si andava al supermercato. I nostri genitori ci facevano dei regali con amore, non per sensi di colpa.
E le nostre vite non sono state rovinate perché non ci diedero tutto ciò che volevamo.
Questa generazione ha prodotto molti inventori, amanti del rischio e ottimi risolutori di problemi.
Avevamo libertà, insuccessi, successi e responsabilità, e abbiamo imparato a gestirli.
Tu sei uno di loro. Complimenti!!!

“Il profumo del pane alla lavanda” di Sarah Addison Allen


di Daniela Domenici

Un albero protagonista di una storia, un albero magico.

E alla fine credi che sia tutto vero, che quell’albero di mele in quel giardino al centro della storia abbia veramente il potere di farsi capire, di mandare messaggi, di avere sentimenti umani, di essere il vero deus-ex-machina della vicenda che si svolge tutta in una cittadina immaginaria degli Stati Uniti e che ha come protagoniste, oltre all’albero di mele, soprattutto figure femminili, dalla piccola Bay all’anziana cugina Evanelle (che hanno poteri di preveggenza), dalle sorelle Claire e Sidney all’antagonista Emma.

Sono queste piccole grandi donne che muovono i fili della vicenda molto fiabesca (oseremmo un paragone, perdonatecelo) molto simile, nel suo piccolo, al capolavoro di Marquez “Cent’anni di solitudine”; talmente reale questa favola che rimani ammaliato, come un’ape sul fiore, dai profumi e dai sapori che la pervadono, che ne fuoriescono, che senti e gusti come se fossero reali.

Ci sono, naturalmente, anche dei personaggi maschili che fungono da perfetto contraltare alle protagoniste, Tyler per Claire, Henry per Sidney, Hunter per Emma, Fred per Evanelle, ognuno di loro viene perfettamente caratterizzato dall’autrice sia attraverso i dialoghi che nelle descrizioni.

E’ la prima opera narrativa di Sarah Addison Allen, le auguriamo di continuare in questo suo percorso narrativo con la stessa voglia di stupire e di ammaliare che ha trasfuso in questo suo libro d’esordio.

“Prendi un sorriso”


Oggi moriva il Mahatma Gandhi, un esempio di vita per molti e soprattutto per me, pubblico questa sua celbre poesia che è sempre stata fondamentale per il mio comportamento fino a ieri quando ho pubblicato “Mi arrendo”…momento di dolorosa consapevolezza dell’ingratitudine umana…oggi riprovo a mettere in pratica quello che dice il grande Mahatma e a essere di nuovo quella di sempre con un dolore dentro in più, però…

Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fà bagnare che vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettila nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà
e donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore
e fallo conoscere al mondo.