L’appuntamento è per sabato 30 gennaio alle ore 21 presso il Teatro del Tre con un omaggio a Edgar Lee Masters, uno dei più grandi poeti americani.
Comincia con questa prima mise en espace la rassegna dedicata ai poeti e ai cantautori.
In scena gli allievi dell’accademia del Teatro del Tre: Gianmarco Arcadipane, Ornella Falsaperla, Brunella Manuli, Simona Manuli, Anna Patané, Melania Puglisi, Daniele Sapio e Ornella Benenato, Debora Miano, Francesca Puccio, Mariarosa Sicali; ci sarà, in esclusiva, una performance pittorica di Marco Iozza, lo spettacolo porta la firma di Gaetano Lembo per la regia e le scenografie.
Questo progetto di poesia-teatro nasce da un’ idea del direttore artistico Lembo che, nella sua idea di teatro come crogiuolo di cultura, vede la poesia come elemento imprescindibile e primordiale di approccio alla vita; lui che, oltre a essere un pregevole attore e regista, ha dato prova, nelle sue ballate “Occhi aperti” e “Semper Fidelia”, edite nel 2008 dalla casa editrice Kimerik, di avere un sensibile animo lirico.
Sotto i riflettori Edgar Lee Masters, poeta contradditorio ed eccentrico, autore della celebre Antologia di Spoon River, opera portata alla ribalta per il pubblico italiano da un grande autore qual è stato Fabrizio De Andrè con il suo album “Non al denaro non all’amore né al cielo”.
Masters si proponeva di descrivere la vita umana raccontando le vicende di un microcosmo, Spoon River appunto, ispirandosi a epitaffi mortuari. Il bello di queste liriche è che i protagonisti, essendo morti, non hanno più niente da perdere e possono raccontare la loro vita in assoluta sincerità. L’Antologia, che rappresentò la sua vendetta contro l’ipocrisia e la mentalità ristretta di una piccola città, decretò la sua fama nei secoli ma non fu capita e apprezzata dai suoi contemporanei.
La rassegna poetica proseguirà con Borges, Tristan Tzara e i dadaisti, Drus Grumbein e Fabrizio De Andrè, il cantautore poeta, quasi a voler chiuder quell’anello che si aprirà domani sera con Edgar Lee Masters.