All’indomani della Giornata mondiale del migrante centinaia di lavoratori stranieri, in maggioranza africani, si sono radunati in manifestazione a Caserta, davanti al Palazzo Acquaviva che ospita la Prefettura e la Questura. Rita Bernardini a CNR: “Sono gli unici, qui, a muoversi”.
All’indomani della Giornata mondiale del migrante centinaia di lavoratori stranieri, in maggioranza africani, si sono radunati in manifestazione a Caserta, davanti al Palazzo Acquaviva che ospita la Prefettura e la Questura. A organizzare l’evento il movimento dei migranti e rifugiati, dal centro sociale ex Canapificio, dall’associazione dei senegalesi e dai padri Sacramentini. “E’ una giornata che stiamo vivendo insieme alle persone che sono immigrate in Italia e che vivono una condizione di difficoltà veramente incredibile in questo periodo. E’ una battaglia comune: qui davanti alla Prefettura di Caserta ci sono moltissimi di coloro che stavano a Rosarno e che hanno vissuto da schiavi e vivono da schiavi ormai da anni in occasione della raccolta delle arance e che sappiamo sono stati oggetto di un’azione camorristica, così solo possiamo chiamarla, alla quale hanno tentato di reagire, cosa che non fa più la popolazione locale che è vittima della camorra e della sua violenza” così a Rita Bernardini deputata radicale a CNRmedia. Dure parole anche nei confronti delle istituzioni: “Lo Stato è incapace di dare risposte e spesso si comporta da criminale professionale e prendo spunto dalla vicenda dei permessi di soggiorno, che in base alla legge dovrebbero essere rilasciati o rinnovati entro 20 giorni, ma sappiamo tutti che invece questi tempi diventano mesi e mesi, in alcuni casi addirittura anni prima che un diritto sancito dalla Costituzione venga riconosciuto”.