Manuel Incorvaia a CNRmedia.com: “Ho sospeso perché sono stato molto male. Il mio compagno Francesco sta proseguendo la protesta. Aspettiamo una risposta dalla politica italiana”
Un malore l’ha colpito l’altra notte e ha dovuto interrompere lo sciopero della fame. “Alle 4 del mattino mi sono alzato coi crampi allo stomaco, continuavo a rimettere, la testa vuota” racconta a CNRmedia.com Manuel Incorvaia, 22 anni, digiuno dal 4 gennaio scorso assieme al suo compagno per chiedere la calendarizzazione parlamentare di una legge sul matrimonio civile fra persone dello stesso sesso. Il compagno, Francesco Zanardi, 38 anni, proseguirà a non mangiare finché da Roma qualcuno non darà risposte. Manuel e Francesco convivono dal 2007, abitano a Savona, e hanno deciso questa forma estrema di protesta per dare una scossa ad un Paese ancora molto arretrato riguardo ai diritti degli omosessuali. “Francesco continua lo sciopero della fame e io potrò stargli vicino. Abbiamo scritto anche al presidente della Camera Fini, stiamo ricevendo la solidarietà da tante persone e associazioni, ma nulla si muove. Stiamo affrontando tutto da soli, ma c’è tanta gente omosessuale che aspetta di avere il diritto di essere una famiglia, senza discriminazioni”