di Francesco Sabatino
“Gloria a Dioniso sull’Olimpo celeste
e piacere in terra alle donne
di buona voluttà”.
Così cantava
una delle menadi
e s’aprirono le danze.
Danzan lascive
le figlie del dio gioioso.
Danzan seducenti
contorcendosi come mille
serpenti.
Danzano
al ritmo ossessivo
dei cembali,
al gemito godurioso
del flauto peccaminoso.
Immerse nella natura
selvaggia,
d’edera e tirso
adorne,
vestite di pelli
furenti,
si dimenan
le baccanti
in una folle
danza.
Ebbre del sacro nettare,
la cui coppa levan
al cielo,
dimentiche del bene
e del male,
si uniscono ai satiri danzanti
in un’orgia
infernale
celebrando il peccato
e la gioia di vivere.