Da tempo, si ritiene che il nome scelto per una persona influenzi il suo destino, scolpendo personalità, scelte future e risultati successivi.
Ora, alcuni scienziati sostengono che il nome possa allungare o accorciare la vita del proprietario.
Più precisamente, lo afferma una ricerca della Wayne State University (Detroit, USA) diretta dai dottori Ernest Abel e Michael Kruger e pubblicata da “OMEGA: Journal of Death and Dying”
I ricercatori hanno studiato circa 10.000 persone “arrivate”: atleti professionisti, medici e avvocati nati tra il 1875 e il 1930 dando particolare attenzione ai loro nomi. Essi hanno così scoperto come la vita più lunga spettava a chi aveva un nome di battesimo che inizia per A; seguivano poi i soggetti con B,C, D. In dettaglio, i “nominati” con la A vivevano 73,4 anni in media quelli con la D 69,2 anni, tutti gli altri.
Ma il nome pesa anche sulla professione. Il tandem Abel-Kruger sostiene che i Lawrence (“law” significa legge) finiscono per diventare principi del foro, mentre le Dennises hanno un destino da dentiste, visto il gioco di assonanze.
Va però notato come tale studio ha valore se si legano nomi a voti. Negli USA lettere da A a D coincidono con i voti, una scala di valori che influenzerebbe la qualità della vita di chi ha il nome che inizia con “un’insufficienza”.
Ciò detto, per i ricercatori la scelta del nome da dare ad un neonato è operazione delicata.- affermano gli autori: “Lo studio suggerisce che i nomi hanno un’influenza superiore a quanto potessimo pensare”. Il motivo è che “L’alfabeto è una sorta di gerarchia che usiamo per compilare elenchi e ordini”, continuano, e questo “Potrebbe incidere su vari fattori come la longevità, la salute e le opportunità personali”.