di Monica Maiorano
Il 2009 un anno che sicuramente i precari della scuola vorrebbero dimenticare: la finanziaria dello scorso anno ha portato un taglio delle spese per il settore scolastico che per il 2012 si tradurrà in un risparmio di circa 8 miliardi di euro per le casse dello Stato. A pagarne le spese i lavoratori precari della scuola, persone che per anni hanno lavorato nel comparto scuola e che di punto in bianco si son ritrovati senza lavoro.
Purtroppo non è ancora finita: anche il 2010 prevede una seconda ondata di riduzione delle spese che vedrà tagliare ulteriori posti nel mondo della scuola.
In un articolo del 30 dicembre, l’agenzia giornalistica Apcom annuncia, dando come sicura la notizia, che il decreto salva precari approvato per l’anno scolastico 2009/2010 verrà prorogato anche per l’anno scolastico 2010/2011, includendo tra i beneficiari sempre coloro che hanno svolto nell’anno scolastico precedente almeno 180 giorni di servizio.
La notizia al momento sembra infondata perchè non essendo stato ancora completato il percorso del salvaprecari per l’anno scolastico 2009/10 sembra strano che il governo abbia confermato il decreto anche per l’anno scolastico 2010/11.
E’ vero, invece, che al momento il provvedimento salva precari è valido per l’anno scolastico 2009/2010 e che in sede di approvazione del primo salvaprecari è stato stilato un ordine del giorno in cui il governo si impegna ad estendere i benefici del decreto anche all’anno scolastico 2010/11, ma non è stato ancora discusso e tantomeno approvato.
Dare per certa la sua applicazione è eccessivo, certe e giustificate, invece, le preoccupazioni dei docenti per la situazione lavorativa del prossimo anno scolastico, visti gli ulteriori tagli che verranno dalla Riforma della Scuola Secondaria di secondo grado ed il proseguimento di quella già applicata, per l’anno scolastico in corso, per la Scuola Primaria.
Fonte: OrizzonteScuola.it