Natale amaro per un bimbo nigeriano che ha trascorso le festività nella Casa Circondariale di Buoncammino, dove il 25 dicembre è stato anche battezzato insieme alla giovane mamma. Un caso di “ingiusta detenzione senza alcun risarcimento”, denuncia la presidente dell’associazione Socialismo Diritti Riforme, che richiama l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di garantire ai minori di madri detenute condizioni di vita adeguate alle loro esigenze.
Il piccolo nigeriano ha appena 16 mesi, ma suo malgrado vanta già alcuni record negativi: oltre al Natale, dietro le sbarre 4 mesi fa ha festeggiato ferragosto e il suo primo compleanno. “Il bambino, che ha ottenuto grazie alla sensibilità del giudice di poter frequentare un asilo nido e di trascorrere qualche ora fuori dal carcere, non può – sottolinea Caligaris – continuare a crescere dentro una struttura detentiva. Non è difficile verificare – conclude – che le dichiarazioni di principio del ministro Alfano, con le quali aveva garantito la soluzione del problema dei minori di 3 anni negli istituti di pena, sono rimaste senza seguito”.