L’Inno alla gioia, su testo del poeta Friedrich von Schiller, è contenuto nel Quarto Tempo della Nona Sinfonia di Beethoven: è una marcia di gioia, festante, scintillante di colori argentini, che accompagna l’uomo che percorre il cammino gioioso della vita.
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Infatti, l’Inno alla gioia ,oltre ad essere un capolavoro della musica classica, è soprattutto un grandissimo messaggio di pace e di fratellanza.
Con tale composizione Beethoven volle formulare un aperto invito alla fratellanza universale: e proprio per rendere tale messaggio il più chiaro possibile egli decise di far cantare nel finale un testo del poeta tedesco a lui contemporaneo, Friedrich von Schiller. L’ode “An die Freude (Alla Gioia)” è una lirica nella quale la gioia è intesa non come semplice spensieratezza e allegria, ma come risultato a cui l’uomo giunge quando si libera dal male, dall’odio e dalla cattiveria.
Proprio per questa esortazione alla fraterna amicizia la melodia su cui viene intonato l’ Inno alla gioia è stata adottata come “Inno europeo” dal Consiglio d´Europa nel 1972 e oggi rappresenta anche la speranza di una pacifica integrazione tra i popoli d´Europa.
An die Freude Alla gioia
Freude, schöner Götterfunken, | Gioia, bella scintilla divina, | |
Tochter aus Elysium, | figlia degli Elisei, | |
Wir betreten feuertrunken , | noi entriamo ebbri e frementi, | |
Himmlische, dein Heiligtum. | celeste, nel tuo tempio. | |
Deine Zauber binden wieder, | La tua magia ricongiunge | |
Was die Mode streng geteilt | ciò che la moda ha rigidamente diviso, | |
Alle Menschen werden Brüder, | tutti gli uomini diventano fratelli, | |
Wo dein sanfter Flügel weilt. | dove la tua ala soave freme. | |
Wem der grosse Wurf gelungen, | L’uomo a cui la sorte benevola, | |
Eines Freundes Freund zu sein, | concesse di essere amico di un amico, | |
Wer ein holdes Weib errungen, | chi ha ottenuto una donna leggiadra, | |
Mische seinen Jubel ein! | unisca il suo giubilo al nostro! | |
Ja, – wer auch nur eine Seele | Sì, – chi anche una sola anima | |
Sein nennt auf dem Erdenrund! | possa dir sua nel mondo! | |
Und wer’s nie gekonnt, der stehle | Chi invece non c’è riuscito, lasci | |
Weinend sich aus diesem Bund! | piangente e furtivo questa compagnia! | |
Freude trinken alle Wesen | Gioia bevono tutti i viventi | |
An den Brüsten der Natur; | dai seni della natura; | |
Alle Guten, alle Bösen | tutti i buoni, tutti i malvagi | |
Golgen ihrer Rosenspur! | seguono la sua traccia di rose! | |
Küsse gab sie uns und Reben | Baci ci ha dato e uva , | |
Einen Freund, geprüft im Tod! | un amico, provato fino alla morte! | |
Wollust ward dem Wurm gegeben, | La voluttà fu concessa al verme, | |
Und der Cherub steht vor Gott! | e il cherubino sta davanti a Dio! |
Froh, wie seine Sonnen fliegen | Lieti, come i suoi astri volano |
Durch des Himmels prächt’gen Plan, | attraverso la volta splendida del cielo, |
Laufet, brüder, eure Bahn, | percorrete, fratelli, la vostra strada, |
Freudig, wie ein Held zum Siegen. | gioiosi, come un eroe verso la vittoria. |
Seid umschlungen, Millionen! | Abbracciatevi, moltitudini! |
Diesen Kuss der ganzen Welt! | Questo bacio (vada) al mondo intero |
Brüder, über’m Sternezelt | Fratelli, sopra il cielo stellato |
Muss ein lieber Vater wohnen | deve abitare un padre affettuoso. |
Ihr stürzt nieder, Millionen? | Vi inginocchiate, moltitudini? |
Ahnest du den Schöpfer, Welt? | Intuisci il tuo creatore, mondo? |
Such’ ihn über’m Sternenzelt! | Cercalo sopra il cielo stellato! |
Über Sternen muss er wohnen! | Sopra le stelle deve abitare! |
L’Inno alla Gioia contiene dunque un chiaro messaggio: gli uomini devono essere fratelli, devono vivere in armonia e in pace gli uni con gli altri. Ognuno deve allora interiorizzare le idee che questa meravigliosa opera ci comunica: la pace non è una prospettiva irrealizzabile, anzi, con l’impegno di tutti noi sarà più facile costruire un mondo di fratellanza e di armonia.
ANEDDOTO
Si racconta che Beethoven, dopo l´ultima nota della prima esecuzione della Nona Sinfonia, rimase per parecchi secondi assorto nella sua sordità, seduto vicino al direttore con le spalle rivolte al pubblico che applaudiva furiosamente. La cantante Caroline Unger, che appena ventenne aveva preso parte come solista all’esecuzione, per costringerlo a voltarsi affinché vedesse l´esultanza della folla e capisse quale grande successo aveva riscosso, lasciò il suo posto e gli si avvicinò, lo prese amabilmente per mano e lo voltò verso la folla che acclamava entusiasta sventolando un mare di fazzoletti bianchi.
Anche ammettendo che l´aneddoto sia stato confezionato per caratterizzare meglio l´immagine della solitudine e dell´isolamento del genio, è vero che Beethoven rispose con l´Inno alla gioia ad uno dei periodi più tristi della sua vita.
…ma sopratutto buon compleanno a te ,cara Daniela….Ti voglio tanto bene…
Angela