Doveva essere l’albero dei desideri, sul quale appendere biglietti di desideri e speranze, letterine e frasi d’auguri. Un abete di sei metri, che avrebbe impreziosito la celebre Galleria Umberto I, a Napoli, in pieno centro. Ma i ladri, un po’ come il Natale, quando arrivano, arrivano.
E devono averlo organizzato bene, il blitz notturno, con tanto di camion per il trasporto. Così, stamattina, la città si è trovata orfana dell’albero, che sarebbe stato presto addobbato e che, da ieri, era posizionato all’interno della Galleria, uno dei fiori all’occhiello della metropoli borghese. Qualcuno se l’è portato via con un’operazione chirurgica al cuore – non solo metaforico – della città.
Un furto che ha già poco illustri precedenti: nel 2002 l’albero fu rubato e ritrovato dopo qualche giorno dopo nei Quartieri Spagnoli. Andò forse addirittura peggio qualche anno dopo, nel 2005, quando fu incendiato in Galleria.
Stamattina, in attesa che l’albero rubato venga adeguatamente sostituito, un emblematico biglietto rosso riassumeva lo spirito tradito di una città che vorrebbe reagire, ma che è sempre più incredula: «Caro Babbo Natale, fa che coloro che hanno fatto questo scempio e tutti i loro simili possano diventare sterili e quindi non poter produrre più altra spazzatura. Questa città e la stragrande maggioranza della gente che purtroppo non ha voce merita di più». E quel qualcosa non arriverà sotto l’albero, purtroppo.