Danny De Vito interpreterà Berlusconi nel musical sulla vita del premier?


“E’ più che un’idea, ci stiamo lavorando con il direttore dello Stabile Giuseppe Dipasquale e dobbiamo individuare il personaggio centrale, ci vuole un attore tipo Danny De Vito, uno che abbia capacità di presenza e di versatilità, quindi che sappia cantare, ballare, avere padronanza della scena, e che parla italiano”, ha detto Buttafuoco che in una intervista pubblicata sul quotidiano La Sicilia

come o come ? Potrebbe essere l’attore hollywoodiano a vestire i panni del premier italiano nel musical su Berlusconi, ideato dal presidente del , .

“E’ più che un’idea, ci stiamo lavorando con il direttore dello Stabile Giuseppe Dipasquale e dobbiamo individuare il personaggio centrale. Ci vuole un attore tipo , uno che abbia capacità di presenza e di versatilità, quindi che sappia cantare, ballare, avere padronanza della scena, e che parla italiano”, ha detto Buttafuoco che in una intervista pubblicata sul quotidiano La Sicilia.

“I titoli di lavoro -ha aggiunto lo scrittore-giornalista- per ora sono due: uno è ‘happy end’ cioè il lieto finale, l’altro un po’ malizioso ‘My fair papy’ che ricalca il ‘My fair lady’. Però vedremo vorrei un titolo che possa essere recepito dal pubblico internazionale”.

viene ormai “definito come un latin lover”, è simpatico e brillante ma non è proprio il prototipo della bellezza maschile, come la prenderà il premier?

da www.blitzquotidiano.it

“Schegge – Omaggio ad Alda Merini” a Catania


di Daniela Domenici

Domenica 29 Novembre alle ore 20,30 debutterà, al Teatro Erwin Piscator di Catania, lo spettacolo di teatro-danza contemporanea “Schegge – Omaggio ad Alda Merini” con le coreografie di Silvana Lo Giudice su musiche di Aubry, Mertens e Nyman.

Da un’idea coreografica ispirata alla vita della grande poetessa scomparsa lo scorso  primo novembre, lo spettacolo si sviluppa in un’ alternarsi di quadri di vita vissuti da Alda Merini che prendono vita attraverso la contaminazione di gesti e parole, di danza e teatro, di ballerine e attori; un’altalena di movimenti e sentimenti opposti come quelli vissuti dalla scrittrice che ha conosciuto, alternativamente, amore e follia, felicità e dolore, passione e strazio. Sentimenti resi sulla scena grazie al personalissimo stile di danza contemporanea di Silvana Lo Giudice basato principalmente su movimenti rapidi e geometrici delle braccia che disegnano figure nell’aria come pennelli su una tela, a volte circondando con dolcezza il viso come se fossero carezze per coccolare, per amare; a volte, invece, schizzando via con violenza verso il cielo come per fuggire da qualcuno o qualcosa che non ci piace.

I gesti delle ballerine Liliana Gaglio, Olga Nicoloso, Anna Sperandeo, Antonella Squillaci, Giorgia Torrisi e Silvia Torrisi esprimeranno queste emozioni, amplificate e supportate dai brani, tratti dalla biografia, dalle interviste e dalle poesie della poetessa milanese, recitati da Egle Doria che sarà la voce di Alda Merini. Si assisterà così al suo ingresso in manicomio, ai suoi innumerevoli ritorni alla cosiddetta “vita normale”, con la  presenza costante, positiva e protettiva del suo amico Dottor G interpretato da Agostino Zumbo.

Protagonista in scena il suo desiderio di amare sempre e comunque, di scrivere e comunicare quell’immenso universo di sensazioni ed emozioni che hanno percorso la sua eccezionale e singolare vita.

Il coordinamento registico dello spettacolo è di Melina Zumbo.

Napoli: Rita Bernardini domani alla Giornata per la legalità della pena


La deputata radicale Rita Bernardini, membro della commissione Giustizia, aderisce alla mobilitazione dell’Unione Camere Penali Italiane e domani, sabato 28 novembre, sarà a Napoli per partecipare alla “Giornata per la legalità della pena”, promossa dalla Camera Penale di Napoli e dal “Carcere Possibile Onlus”.

Lo rende noto un comunicato stampa dei Radicali. Mentre arriva a 74 il numero di parlamentari del Pd, del Pdl, dell’Udc, dell’Idv e del Gruppo Misto, che hanno sottoscritto la mozione sulle carceri promossa dai deputati Radicali nel gruppo del Pd, prosegue l’iniziativa nonviolenta intrapresa dai Radicali affinché la mozione venga calendarizzata. Rita Bernardini, infatti, giunge oggi al nove giorno di sciopero della fame con i dirigenti e militanti Radicali Irene Testa, Claudia Sterzi, Annarita Digiorgio, Riccardo Magi e Luisa Simeone.

“Ci è giunta oggi da Sondrio la notizia di un nuovo suicidio di un detenuto che ieri si sarebbe impiccato con la cintura dell’accappatoio. Con questa – osserva Rita Bernardini – sono ben tre le morti che si sono consumate nelle nostre carceri comunicate nella giornata di ieri, undici nel mese di novembre e 159 dall’inizio dell’anno: uno stillicidio di “evasioni da una vita insopportabile”, drammatico e intollerabile.

E intollerabile è anche l’immobilismo del governo che non risponde alle interrogazioni, nega le cause reali di questa situazione e annuncia “piani carcere” che, se mai fossero realizzati, darebbero risposte di maggiori spazi di vivibilità fra tre anni quando la popolazione dei detenuti, seguendo i ritmi attuali, sarà giunta alla soglia dei centomila ristretti. Così si volta la faccia alle soluzioni che sono necessarie e possibili oggi. Quello di cui ha bisogno l’intera comunità penitenziaria per uscire dall’incostituzionalità e dal suo insopportabile stato di sofferenza è subito un’amnistia legale contro l’amnistia di classe che vede ogni anno cadere in prescrizione circa 200mila processi e poi – conclude Bernardini – una radicale riforma delle carceri che includa la depenalizzazione dei reati meno gravi e l’estensione delle misure alternative, proprio come previsto dalla mozione parlamentare”.

Ed ecco le motivazioni dell’Unione Camere Penali per questi due giorni di protesta

Le carceri italiane sono sovraffollate, il 50% dei detenuti è in attesa di giudizio, quindi sono presunti innocenti; la sanità carceraria non funziona; e ci sono problemi anche per gli agenti penitenziari che sono pochi, spesso costretti a turni massacranti e a controllare troppi detenuti rispetto a loro”. Così il vicepresidente dell’Unione camere penali italiane Renato Borzone spiega a CNRmedia le ragioni della protesta di due giorni, oggi e domani, dei penalisti italiani. Gli avvocati sono anche contrari all’inasprimento del 41bis, il regime di carcere duro applicato di solito ai mafiosi. “È un regime detentivo inumano, più volte stigmatizzato anche dagli organi europei; viola i diritti elementari dell’individuo. La pena, anche per reati gravi, va scontata in condizioni di umanità”.

Gli avvocati chiedono, fra l’altro, di ampliare le misure alternative al carcere per i casi di minore allarme sociale: “Le percentuali di recupero dei detenuti sottoposti a sanzioni alternative sono molto alte, e il tasso di recidiva in questi casi è basso, lo dimostrano le statistiche”. E per i detenuti in attesa di giudizio “bisogna capire che la custodia cautelare è l’extrema ratio”.

fonte AGI

da www.ristretti.it

Cultura: attori italiani famosi leggono “La poesia del mondo”


La poesia da’ spettacolo. Dopo il successo riscosso nella passata stagione dalle ‘Lingue della poesia’, la Fondazione ‘Musica per Roma’ tornera’ a occuparsi di versi con una nuova rassegna dal titolo ‘Via dall’Europa. La poesia del mondo’. Da novembre a maggio, un appuntamento al mese all’Auditorium ‘Parco della Musica’ di Roma per conoscere la grande poesia mondiale del Novecento. Organizzati in forma di conversazione introduttiva all’ascolto della poesia, gli incontri dureranno circa un’ora ciascuno. Insieme al curatore della rassegna Valerio Magrelli, ognuno degli studiosi invitati affrontera’ alcune composizioni degli autori scelti. Si partira’ dalla presentazione biografica e da un inquadramento storico-letterario, con un’analisi dei testi originali, per cedere la parola alla lettura della traduzione italiana da parte di alcuni fra i piu’ noti attori italiani. Si partira’ lunedi’ 30 col vate e l’ideologo della ne’gritude, Le’opold Se’dar Senghor, letto da Margherita Buy. Sabato 12 dicembre tocchera’ a Laura Morante leggere i versi di Bei Dao. Martedi’ 12 gennaio sara’ la volta di Adonis, ‘interpretato’ da Cosimo Cinieri, mercoledi’ 23 febbraio Donatella Finocchiaro fara’ rivivere le impalpabili suggestioni di Jorge Luis Borges. Lunedi’ 29 marzo Fabrizio Gifuni richiamera’ alla memoria la profonda sensibilita’ di Rabindranath Tagore e l’ audace tentativo di conciliare Oriente e Occidente. Lunedi’ 19 aprile il protagonista sara’ invece l’eclettico Kenji Miyazawa attraverso la voce e l’interpretazione di Michele Placido. A chiudere la rassegna sara’ la forza trainante di Ezra Pound, considerato il motore di molti movimenti modernisti, principalmente dell’imagismo e del vorticismo, letto da Sandro Lombardi.

da www.sportlive.it

Genova: via la prigione da Marassi, prende corpo ipotesi carcere galleggiante. Contrario il sindaco


A Genova il penitenziario potrebbe essere spostato dal quartiere Marassi all’acqua: infatti le nuove “carceri leggere”, su proposta del ministro della Giustizia Angelino Alfano, potranno diventare anche “carceri galleggianti”

A Genova il penitenziario potrebbe essere spostato dal quartiere Marassi all’acqua: infatti le nuove “”, su proposta del ministro della Giustizia , potranno diventare anche “carceri galleggianti”.

Un’ipotesi che risolverebbe almeno in parte il problema del sovraffollamento delle prigioni: sulle chiatte in mare i detenuti sarebbero trattenuti solo per pochi giorni, in attesa di essere smistati presso le tradizionali strutture penitenziarie.

Per questo , il colosso della cantieristica che costruisce soprattutto navi da crociera, ha già partecipato ad una riunione con i rappresentanti del ministero della Giustizia e dello Sviluppo Economico per verificare l’effettiva probabilità che il progetto (è proprio il caso di dirlo) vada in porto.

Questa soluzione sarebbe particolarmente indicata per la città di Genova, per un motivo molto semplice: il carcere di Marassi è a due passi dallo stadio “Luigi Ferraris”, per un binomio che può sempre rivelarsi esplosivo.

Parere contrario arriva però dal sindaco , che parla di “proposta incivile”, perché lontana dall’idea di recupero del primo cittadino e perché crea una serie di problemi logistici anche per i dipendenti della struttura: dalla sua parte ci sono probabilmente anche i parenti dei detenuti, che non impazziranno all’idea di uno spostamento marittimo per incontrare i propri cari.

da www.blitzquotidiano.it

Multe per chi guida fumando


Sanzione doppia se c’è un minore

Contravvenzione da 250 euro e sottrazione di 5 punti dalla patente per chi fuma mentre guida. Secondo uno studio della Società italiana di tabaccologia per accendere una sigaretta ci vogliono poco meno di 5 secondi, due e mezzo in più di quelli che servono per rispondere al telefonino. Ed è per questo che nella riforma del Codice della strada è prevista una sanzione per chi fuma in automobile. E la multa raddoppia se è presente un bambino.

“Con i finestrini chiusi – dice il leghista Piergiorgio Stiffoni – la macchina diventa una camera a gas. Almeno i più piccoli vanno protetti”.

Sul divieto di fumo in auto c’è un accordo pressoché totale dei partiti fatta eccezione per un punto: la Lega vorrebbe considerare responsabile di omicidio volontario chi provoca un incidente mortale dopo aver assunto una quantità di alcol fuori dal consentito.

L’emendamento verrà messo ai voti nei prossimi giorni, ma l’accordo è stato praticamente già chiuso. Dopo il voto in Commissione si passerà all’aula in Senato e poi si tornerà alla Camera.

 fonte ANSAf

Negato l’auditorium per il libro di Luxuria. Il sindaco: «I trans sono persone malate»


L’ex parlamentare era stato invitato dai giovani dell’associazione «La guerra di Piero»

ANAGNI – La denuncia arriva da Mario Michelangeli, segretario del PdCI del Lazio. «I giovani dell’associazione ‘La guerra di Pierò hanno richiesto all’amministrazione comunale l’utilizzo dell’auditorium per la presentazione del libro di Wladimir Luxuria Le parole non dette. La sala è, da sempre,utilizzata per tali attività. Il sindaco, Carlo Noto del Pdl, ha rifiutato la richiesta per la sala con la sconvolgente motivazione che trattasi di iniziativa che parla di transessuali e, quindi, a suo dire, di persone malate e che tali argomenti sono inadatti e diseducativi».

MEDIOEVO – «Anagni è una meravigliosa cittadina medievale in provincia di Frosinone ed oggi ha un sindaco che sembra sia rimasto, appunto, a quell’epoca; almeno a giudicare da quanto è accaduto in questi giorni in merito ad un significativo evento culturale». Le affermazioni del sindaco – aggiunge Michelangeli – oltre che paradossali sono un grave atto di omofobia, di censura, di intolleranza ed inciviltà. I giovani organizzeranno comunque la presentazione del libro, del quale si è parlato ovunque e in numerose trasmissioni televisive, ma è certo che ad Anagni si è vissuta una pagina oscura che offende la sua storia, la sua cultura e la sua gente. Esprimo totale solidarietà ai giovani dell’associazione e a Luxuria per tale vergognoso accadimento».

 da www.roma.corriere.it

I senzanima


Dopo la morte di Stefano Cucchi un altro morte nel carcere di Parma, quella di Giuseppe Saladino.
Sempre su questo istituto leggo sul Corriere della Sera di mercoledì 11 novembre del 2009:
-…Stava scontando una condanna all’ergastolo in regime di 41 bis. La procura di Bologna ha aperto un fascicolo contro ignoti sulla sua morte, ipotizzando il reato di istigazione al suicidio.

Conosco bene il carcere di Parma, dopo quello dell’Asinara è stato uno dei più fuorilegge istituti in cui sono stato detenuto.
Di quel carcere mi ricordo bene le celle di rigore, dove mi avevano messo per essermi ribellato contro le guardie che avevano strappato e calpestato con le loro scarpe le foto dei miei figli durante una perquisizione perché non era consentito averne più di dieci.
Mi ricordo come se fosse ieri di quei 15 giorni nella stanza liscia al freddo senza letto, lenzuola, coperte, a fissare le pareti sporche e sgretolate della cella per ore e ore.
In ostaggio della delusione, della tristezza e della sofferenza.
Senza nulla, quindici giorni solo con i miei pensieri, la mia rabbia, il mio cuore e la mia anima a cercare di fare il morto, cercando dentro di me l’amore per rimanere vivo.
In carcere in Italia non si viene solo ammazzati, istigati al suicidio, picchiati, abbandonati come sacchi di spazzatura, ma si viene soprattutto umiliati levandoti la voglia di vivere.
Finiti quei 15 giorni di punizione, il massimo ininterrottamente consentito, dopo un giorno in sezione, me ne hanno dati altri 15 e poi ancora altri 15 giorni.
È facile interpretare e ingannare la legge per gli uomini dal cuore nero dell’Assassino dei Sogni (il carcere) perché loro sono i buoni e noi i cattivi.
L’Assassino dei Sogni si ritiene al di sopra di qualsiasi legge.
L’Assassino dei Sogni non è mai quello che sembra perché è molto peggio di quello che si crede.
E non è vero che la colpa dell’illegalità in carcere è a causa solo di alcune mele marce.
No! Piuttosto è il contrario: in carcere ci sono solo alcune mele buone.
Il carcere è cancerogeno non solo per chi è detenuto, ma è anche cancerogeno, se non di più, per chi ci lavora.
E come si può pensare di garantire la sicurezza sociale non facendo vedere il cielo, le stelle e la luna ai detenuti sottoposti al regime di tortura del 41 bis?
Come si fa a tenere in carcere tossicodipendenti che ne hanno bisogno di cure?
Come si fa a tenere una persona dentro per sempre con l’ergastolo ostativo, colpevole soprattutto di avere rispettato le leggi della terra e della cultura di dove è nato e cresciuto?
Il carcere in Italia è una macelleria e al macellaio non fa più impressione la vista del sangue, perché perde la sua umanità e non crede più che la pena abbia nessuna funzione rieducativa.
I macellai, le mele marce, i senzanima, chiamateli come vi pare, si sentono così buoni che possono ammazzare, picchiare e distruggere cuore e anime di persone che hanno sbagliato, ma non per malvagità come invece hanno fatto le persone che hanno ucciso Stefano Cucchi.

Carmelo Musumeci – Carcere Spoleto – novembre 2009
(tratto da http://www.urladalsilenzio.wordpress.com )

da www.informacarcere.it

Carceri: detenuto si impicca a Sondrio


L’uomo, per togliersi la vita ha usato una piccola sciarpa o la cintura dell’accappatoio; inutile l’intervento del 118

Un detenuto, di cui al momento non é stato reso noto il nome, si è tolto la vita impiccandosi nella sua cella. Il suicidio è avvenuto nella serata del 26 novembre nel carcere di .

A dare l’allarme al 118 sono stati gli agenti di polizia penitenziaria, ma quando il personale sanitario è intervenuto sul posto non c’era più nulla da fare.

Il suicidio – pare che l’uomo abbia usato o una piccola sciarpa o la cintura dell’accappatoio – è avvenuto poco prima delle 20.

da www.blitzquotidiano.it

 

Presidio nonviolento dell’Associazione Luca Coscioni e di Radicali italiani a sostegno dei malati di Sla


L’iniziativa nonviolenta è volta a sostenere i malati di Sla Salvatore Usala, Giorgio Pinna, Mauro Serra, Claudio Sabelli (che nelle scorse settimane hanno intrapreso uno sciopero della fame, denunciando il loro stato di abbandono) e gli obiettivi per i quali anche Maria Antonietta Farina Coscioni è da 18 giorni in sciopero della fame L’iniziativa è finalizzata ai seguenti obiettivi: 1. rendere noto l’effettivo utilizzo dei finanziamenti stanziati nel 2007 e nel 2008 per i “comunicatori” di nuova generazione; 2. rendere effettiva ed operativa l’approvazione della nuova versione dell’assistenza protesica del nuovo Nomenclatore; 3. adottare le linee guida cui le Regioni si conformano nell’assicurare un’assistenza domiciliare adeguata per i soggetti malati di sclerosi laterale amiotrofica
a questo link potete vedere come stanno manifestando e ascoltare le loro dichiarazioni