Essere uno spiritualista non consiste nel praticare delle
attività cosiddette “spirituali”, come la meditazione, la
preghiera o lo studio. Ciò che caratterizza lo spiritualista, è
lo scopo che egli dà alle sue attività, e tale scopo deve essere
la realizzazione di un’idea, di un ideale superiore. Ora, invece,
quando si vede per quale ragione sempre più persone si dedicano a
pratiche spirituali (dominare gli altri, sedurli, ottenere
successo, denaro e gloria), c’è di che rattristarsi e
indignarsi.
L’essenziale è lo scopo. Così, qualunque attività della vita
quotidiana può essere spiritualizzata se si sa come introdurre
in essa, col pensiero, un elemento divino. Essere spiritualisti
non non vuol dire disprezzare la materia. Essere spiritualisti
significa lavorare con la luce e per la luce, significa imparare
ad utilizzare qualsiasi lavoro per armonizzarsi con il mondo
divino e legarsi al Creatore.”
Omraam Mikhaël Aïvanhov
Essere spiritualista significa dare importanza all’anima, al cuore, ai sentimenti. Essere spiritualista significa amare senza riserve, dnare, donarsi senza pretendre nulla in cambio.
Il materialismo porta alla distruzione, lo spiritualismo ci regala l’Eternità…