Una nuova compagnia teatrale ad Augusta: Tiatru d’o Suli


di Daniela Domenici

sole“C’era bisogno di un’altra formazione teatrale ad Augusta dove già ne agiscono altre? Forse no. Ma non abbiamo saputo resistere alla tentazione di metterla su nella consapevolezza di farlo per pura passione e nella speranza di instillare a qualcuno il germe di questa antica arte che, sappiamo benissimo, fa parte della natura umana…”: con queste parole il presidente nonché regista e attore protagonista, Sergio Sillato, presenta questa sua “creatura” appena “battezzata” con il debutto al Teatro Comunale della Cittadella degli Studi di Augusta, di “Non è vero ma ci credo”, celebre commedia in tre atti di Peppino De Filippo.

Fu  rappresentata per la prima volta nel lontano 1942 ma è ancora attualissima perché come dice, e prendo ancora in prestito le parole di Sillato, “…la superstizione è uno dei tanti drammi in cui si dibatte l’uomo…dove si sviluppano intrighi, intrallazzi…dove si esercita il potere in tutte le sue forme, anche le più stupide, umiliando, il più delle volte, la dignità umana…”.

La trama di questa commedia è ben nota: tutto ruota attorno all’irrazionale superstizione del protagonista, il commendatore Gervasio Savastano, che alla fine capirà che “le cose che accadono sono frutto della quotidianità che scorre , del nostro impegno o della nostra stupidità ma mai della superstizione…”

Sergio Sillato ha voluto rendere questa celebre commedia più vicina al pubblico locale inserendo battute in lingua siciliana e l’esperimento è perfettamente riuscito perché le risate e gli applausi sono arrivati ripetutamente e molto convinti durante tutta la serata.

Il regista ha saputo caratterizzare il personaggio del superstizioso Gervasio in modo assolutamente delizioso senza mai cadere nell’esagerazione, in modo lieve com’è nel suo stile, e di questa sua leggerezza ha saputo colorare tutta la rappresentazione circondandosi di attori non professionisti, naturalmente, ma che si sono impegnati con tanta energia e divertimento a dar vita ai vari personaggi della celebre commedia.

Vogliamo tributare loro un applauso collettivo che li abbracci tutti e siamo davvero felici che Sergio sia riuscito a coronare il suo sogno di creare una sua compagnia; lo desiderava da tempo e, dopo un certo periodo di “esilio teatrale” in una compagnia di Catania che ieri era, al completo, tra il pubblico per applaudirlo è tornato nella sua città per iniziare un nuovo percorso che gli auguriamo luminoso come il sole che ha scelto come immagine della sua compagnia.

Concludiamo con le parole del grande autore e critico teatrale Max Reinhardt che Sillato fa sue “Il teatro è il rifugio di coloro che hanno nascosto in qualche tasca la loro infanzia così che possano continuare a giocare di tanto in tanto fino alla fine della vita”: speriamo di giocare il più a lungo possibile anche grazie a Sergio e al suo amore per il teatro.

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