dalla nostra inviata nel pianeta jazz Amira McLee
Serata di grande alchimia musicale all’Auditorium Scuderie Aldobrandini di Frascati nell’ambito della rassegna “Donne in jazz 2009”: si è esibita Elisabetta Antonini accompagnata da due musicisti, Alessandro Gwin al pianoforte e Gabriele Coen sassofonista e clarinettista.
Elisabetta Antonini è una cantante e un’interprete molto particolare di jazz contemporaneo ed è anche leader di diverse formazioni musicali con cui partecipa a rassegne e festival in tutta Italia presentando un repertorio che va dalla song americana d’autore a brani originali e di jazz contemporaneo. Svolge attività didattica come insegnante di canto jazz, di improvvisazione ed è direttrice del coro jazz alla Saint Luis Music School e nei seminari di Nuoro Jazz diretti da Paolo Fresu. La Antonini ha una tecnica vocale distinta con un respiro cameristico. Nelle songs cantate si nota la ricercatezza delle assonanze sonore ed effetti ritmici sincopati nello scambio di vocalizzi con lo strumento a fiato di Gabriele Coen. Tra le particolari interpretazioni ascoltate durante il concerto riteniamo siano da mettere in particolare evidenza :
– Both Sides now di Joni Mitchell con particolare senso del respiro tra le note .
– Yatra-ta’ di Tania Maria, una difficilissima interpretazione con un gioco ironico saltellante delle note ritmiche.
– Love is stronger than pride di Sade, un brano pop molto conosciuto riproposto in una chiave intimista con rallentamento della partitura originale ed effetto quasi meditativo.
Un notevolissimo ”bravo” ad Alessandro Gwis al piano con degli arrangiamenti e un’interpretazione che denotano un background pianistico di impronta classica. Il suo pianismo contemporaneo si esprime con l’alternanza di note classiche ma rivestite di un abito elettronico che rende un effetto più penetrante.
Gabriele Coen è stato un interprete assoluto delle espressioni vocali di strumenti a fiato quali sax e clarinetto con fusione di espressioni etniche – jazzistiche.
Grande Amira!!!
Un articolo bellissimo basato sulla magica, sull’armonia, sulle vibrazioni della mia musica preferita: il JAZZ.
Che dire!!! Complimenti di vero cuore e …mi aspetto tanti articoli basati su questo meraviglioso genere.
GRAZIE