Svolta nell’inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi, il 31enne romano morto lo scorso 22 ottobre all’ospedale della capitale Sandro Pertini dopo essere stato arrestato per droga il 15 ottobre. I pm della Procura di Roma hanno iscritto nel registro degli indagati sei persone, tre medici del Pertini e tre poliziotti della Penitenziaria. Per i primi l’accusa è omicidio colposo, per gli altri omicidio preterintenzionale. Secondo i magistrati il giovane sarebbe stato picchiato in Tribunale, “nel corridoio delle celle di sicurezza, dopo l’udienza”, come ha spiegato il procuratore capo Giovanni Ferrara. La ricostruzione è stata fatta sulla base delle dichiarazioni del cosiddetto ‘supertestimone’, di quanto hanno spiegato i medici legali e di quanto è stato riscontrato sulle cartelle sanitarie di Cucchi. Per i magistrati Stefano Cucchi è stato quindi picchiato in Tribunale, prima dell’udienza di convalida del suo arresto. “Il giovane quasi certamente è stato scaraventato a terra e picchiato quando era senza difese”. Il supertestimone, un giovane africano immigrato, detenuto fino a pochi giorni fa, aveva visto, sentito e poi anche raccolto le confidenze di Cucchi quando i due erano nel ‘cellulare’ per il trasferimento al carcere di Regina Coeli, e per questo secondo l’accusa deve essere considerato un testimone fondamentale: su richiesta dei pubblici ministeri sarà ascoltato nell’ambito di un incidente probatorio. L’accusa di omicidio preterintenzionale è contestata agli agenti penitenziari Nicola Menichini, 40 anni, Corrado Santantonio, 50 anni e Antonio Dominici, 42 anni: secondo i pm in qualità di pubblici ufficiali hanno colpito Cucchi con “calci e pugni, dopo averlo fatto cadere” e hanno provocato lesioni poi sfociate nella morte il 22 ottobre. L’omicidio reterintenzionale è contestato, invece, al responsabile del reparto medicina protetta dell’ospedale Pertini Aldo Fierro, 60 anni, a Stefania Corbi, 42 anni e a Rosita Caponetti, 38 anni. Secondo i pubblici ministeri questi avrebbero “omesso le dovute cure”. tato, invece, al responsabile del reparto medicina protetta dell’ospedale Pertini Aldo Fierro, 60 anni, a Stefania Corbi, 42 anni e a Rosita Caponetti, 38 anni. Secondo i pubblici ministeri questi avrebbero “omesso le dovute cure.
fonte virgilio